Tennis, Roger Federer: "Salute mentale? C'è bisogno di una rivoluzione"
Aggiornato 27/09/2021 alle 11:59 GMT+2
TENNIS - Il campione svizzero senza filtri: "Giocatori, organizzatori dei tornei e giornalisti devono confrontarsi. Dobbiamo aiutare i giovani. Non riesco a immaginare l'inizio della mia carriera con i social network. Sono ovunque"
Le ultime battaglie mediatiche di Naomi Osaka e il ritiro a Wimbledon di Emma Raducanu per problemi respiratori sono solo due degli esempi più lampanti: il mondo del tennis deve fare un passo avanti sul tema della salute mentale, a maggior ragione di fronte alle nuove generazioni. L'ex numero 1 al mondo Roger Federer ne ha parlato in una lunga intervista rilasciata all'edizione britannica di GQ:
"Fa male vedere un tennista che non sta bene dal punto di vista psicologico. Lo stress è enorme. E penso che questo sia per lo più dovuto ai social media: nei primi dieci anni della mia carriera non c'erano, avevo semplicemente un sito web, poi nei dieci anni successivi erano ovunque".
Sulla necessità di un cambiamento
"Giocatori, organizzatori dei tornei e giornalisti devono confrontarsi. Abbiamo bisogno di una rivoluzione. O almeno un'evoluzione. Dobbiamo aiutare i giovani. Non riesco a immaginare l'inizio della mia carriera con i social. Per ogni dieci commenti carini ce n'è sempre uno negativo e, ovviamente, è quello su cui ti concentri. È una situazione orribile. Anche quando mi sento giù, so che devo agire in un certo modo davanti alla stampa mondiale e non sempre è facile. Siamo esseri umani".
Sul colpo più bello della carriera
"Bella domanda… Difficile dire quale, ma forse il mio diritto contro Tommy Haas al Roland Garros 2009, sotto di due set e un break. Ne parliamo ancora oggi ogni volta che ci vediamo. Poi vinsi la partita e il torneo, pareggiando il record di vittorie Slam di Sampras. Non so, sembrava che avesse una carica diversa quel colpo".
Sul ritiro
“Deciderò quando sarà il momento. Non sarò quello che resterà solo perché voglio restare. I tifosi sono molto importanti, ma non voglio abusare del mio corpo. Voglio correre con i miei figli e sciare. Andare in posti in cui non sono mai stato".
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