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Tennis, Sinner: "Non ho grande talento, ma gioco per vincere sempre"
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Pubblicato 29/10/2020 alle 12:07 GMT+1
Dal nostro partner OAsport.it
Credit Foto OAsport
Cercare l'impresa e giocarsela. Jannik Sinner tornerà in campo sul veloce indoor dell’ATP 500 di Vienna per gli ottavi di finale del torneo in terra austriaca. L’azzurro, dopo aver sconfitto in due set il norvegese Casper Ruud, dovrà affrontare la testa di serie n.5 del torneo Andrey Rublev, che all’esordio ha battuto piuttosto nettamente lo slovacco Norbert Gombos 6-3 6-2.
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Piatti: "Sinner n°1 al mondo? Decisivi i prossimi due anni"
Video credit: Eurosport
Un avversario molto difficile per Jannik, tenuto conto del rendimento del russo nell’ultimo biennio. Rublev, tra 2019 e 2020, ha collezionato la bellezza di 89 vittorie, aggiudicandosi a San Pietroburgo (Russia) il sesto titolo in carriera, il quinto dell’arco temporale menzionato. I suoi miglioramenti dal punto di vista della continuità di gioco si sono ripercossi nella classifica, essendo attualmente nella top-10 del ranking ATP (n.8 del mondo). Soltanto Djokovic ha vinto più partite di lui nel biennio citato e questo certifica ancor di più quanto fatto dal giocatore nativo di Mosca.
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Andrey Rublev a San Pietroburgo
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Il 19enne però ha le idee molto chiare e in una intervista concessa a La Stampa ha espresso il suo parere sui suoi obiettivi: “Devo giocare 150 match importanti, 70 circa a stagione, passando da sconfitte cocenti e momenti brutti, che saranno più importanti di quelli belli“. Indubbiamente, la sfida sul Centrale del Roland Garros 2020 (quarti di finale) è qualcosa da portare con sé: “Mi sentivo pronto a giocare con lui. Sono andato in campo con l’atteggiamento giusto. Io non ho paura di giocare contro nessuno“, le parole orgogliose di Sinner.
Un giovane, con la testa sulle spalle, con una filosofia ben precisa: “Non credo di avere tanto talento. Io ho rispetto per il lavoro, che mi ha trasmesso la mia famiglia. Per questo ogni volta che vado in campo, non importa contro chi, penso sempre che posso vincere. Il 6-0 contro Simon a Colonia? E’ durato comunque un’ora e non ho regalato nulla. Io non sono disposto a mollare mai, anche a costo di morire in campo“.
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