Nadal soffre un'ora di grande Lajovic, poi vince in 3 set: bentornato numero 1

Destava una certo interesse il debutto a New York di Nadal da nuovo primatista mondiale più per le vicissitudini di Djokovic e Murray, che non per i (notevoli) meriti di Rafa senza successi dal decimo Roland Garros. Eliminato a Wimbledon da Muller, sconfitto sul cemento americano, ma con palline diverse, da Shapovalov (Montreal) e Nick Kyrgios (Cincinnati), Nadal riparte da Flushing Meadows e una vittoria mai banale contro un colpitore come Dusan Lajovic.

Ventisettenne numero 85 ATP, a Wimbledon, Lajovic ha portato Federer al tie-break ripetendosi a New York contro Rafa Nadal. Avanti 5-3 in apertura, il serbo ha bombardato Rafa per un parziale con un ottimo timing da fermo: rovescio “alla Wawrinka” e dritto lungolinea.

Sono i tipici miglioramenti di un giocatore allenato da Jose Perlas pensatore del tennis, coach di Almagro, Costa, Moya e Feliciano Lopez prima di Fognini. Fabio aveva battuto 3 volte Nadal e fu leggendaria la rimonta da due set a zero qui agli US Open, ma l’impresa non la ripete Lajovic lento nel footwork e sfiancato dalla progressione di Rafa.

Da 3-5 a 7-6 (6) infatti, Nadal vince il primo set in un’ora e finisce qui la partita, perché il secondo parziale è solo di Rafa e l’ultimo si chiude dopo 3 chance del contro-break a favore di Lajovic nel quarto game. Finisce 7-6 (6), 6-2, 6-2 in 2 ore e 16 di escalation: il numero 1 è vivissimo e aspetta il vincitore fra Taro Daniel e il giovane americano Tommy Paul perché su tutti gli altri campi i match sono stati cancellati.

Senza giocare il suo miglior tennis, ma con una prima di servizio velocissima e rumorosa per la chiusura del tetto, Nadal vince il suo cinquantesimo match a Flushing Meadows: ora Federer all'esordio indoor e altresì (diversamente) atteso.