Matteo Berrettini, New York è Big Italy: un inno alla normalità vincente
Aggiornato 04/09/2019 alle 15:06 GMT+2
Il match tra Matteo Berrettini e Gael Monfils, valido per i quarti di finale del tabellone maschile degli US Open 2019, in programma mercoledì 4 settembre, verrà trasmesso da Eurosport alle 19:30. Il Live-Streaming sarà disponibile su Eurosport Player ed Eurosport vi offrirà online anche la diretta scritta e i video dei colpi più belli in tempo reale.
Un anno e mezzo fa, Matteo Berrettini vinceva il challenger di Bergamo: come Sinner lo scorso febbraio e speriamo sia di buon auspicio. Con una solida formazione all’italiana, lenta e votata alla terra battuta, il tennista romano ha raccolto i primi significativi risultati su questa superficie, ma la sua esplosione è avvenuta quest’anno con una splendida escalation su tutti i campi.
Un anno da incorniciare
Nel 2019 infatti, a partire dal famoso challenger di Phoenix, Berrettini vince su ogni superficie. Il 28 aprile segna il suo secondo titolo ATP a Budapest (dopo Gstaad nel 2018) e una settimana dopo è ancora in finale a Monaco di Baviera: Matteo gioca due partite in un giorno e infine cede a Christian Garin al tie-break del terzo set. Agli Internazionali d’Italia, nella sua Roma, Berrettini batte per la prima volta un top-ten (Zverev). Si passa su erba e si direbbe terreno poco adatto ai suoi movimenti ampi e alle lunghe leve in funzione della rete, invece Matteo diventa il secondo italiano dell'Era Open a vincere un torneo su erba dominando il 250 di Stoccarda. Battendo Kyrgios, Khachanov e in finale il teen-ager che molti predicono il futuro numero 1: Felix Auger-Aliassime.
Senza cedere nemmeno un set, vincendo tutti i suoi 50 game al servizio, con 2 sole palle break concesse a Struff (nello stesso game) in tutto il torneo. Servendo 39 ace, vincendo l'89% dei punti con la prima, per un totale dell'80% dei punti giocati a Stoccarda: cifre dominanti che non riguardano solo battuta e dritto, spesso vincente già in uscita dal servizio, ma anche la nuova misura di un rovescio sempre più efficace sia in slice che d'attacco. Passa qualche giorno e la semifinale di Halle gli vale il best ranking, ovvero la top-20.
Con spirito d'adattamento, capacità reattive, tenuta mentale e due coach come Vincenzo Santopadre e Umberto Rianna, abili come pochi a studiare gli avversari, siamo alla prima svolta di una carriera che passa anche da sconfitte esemplari, ripassate formative: come quando a Wimbledon Berrettini fa 5 game con Federer e, avvicinandosi alla rete, gli chiede quanto costa una lezione. Roger ride e intanto sa che il ragazzo si farà, perché per Matteo questo sogno a occhi aperti - gli ottavi sul campo centrale del torneo più famoso al mondo contro il tennista più forte della storia - è solo un altro punto di (ri)partenza.
A volte servono gli schiaffi per avere un’impennata. La sconfitta con Roger, amarissima, mi ha insegnato che devo ripartire ancora più forte e più convinto. Ho imparato la lezione.
E il bello deve ancora venire perché una settimana fa, alla vigilia degli US Open, Berrettini non aveva ancora vinto un match negli slam veloci fra Melbourne e New York. Sette giorni dopo, travolto Rublev al quarto turno, scriviamo il suo record perché Matteo è il primo tennista italiano a centrare i quarti degli US Open da quando si gioca a Flushing Meadows: Corrado Barazzutti disputò la semifinale nel 1977, ma era la terra verde di Forest Hills. Per capire meglio la portata dell'evento, è solo la seconda volta italiana ai quarti di uno slam sul cemento dopo Cristiano Caratti agli Australian Open del 1991.
Berrettini e la sua eccezionale normalità
In proiezione di ranking, lunedì Berrettini sarebbe il tennista numero 17 al mondo, numero 13 se batte Gael Monfils ai quarti: esagerando, entrerebbe in top-ten centrando la finale ai danni di Schwartzman o Nadal. Piedi per terra, Monfils sarà un avversario ancora diversissimo da Gasquet, Thompson, Popyrin e Rublev. Il francese è un tennista umorale che nel corso del match vive stati di grazia infiammando gli stadi, ma anche passaggi di ordinarietà per lui storicamente molto complicati. È qui che entra in gioco la diversa tempra di Berrettini, capace di unire potenza e controllo per tutto il torneo.
Perché se Monfils è un mattatore e il suo tennis vive di show-time, Berrettini è invece un inno alla grande normalità dentro e fuori dal campo. Un ragazzo cortese coi giornalisti ed educato con tutti, che è diventato rosso quando, a Parigi, l’abbiamo paragonato a Del Potro; che s’emoziona quando parla del Foro Italico e se gli chiediamo chi sogna di battere, dice appena Nadal al Roland Garros, Federer a Wimbledon o Djokovic a New York.. Così, col sorriso sulle labbra. Che se gli parli del suo prize money di 500mila dollari per i quarti di finale: "Nessuna spesa pazza, preferisco investire, nel team e nella qualità degli spostamenti, perché a volte una camera in più vuol dire prendersi il proprio tempo, pensare, staccare, respirare".
Berrettini è un ventitreenne poco social che su Instagram posta solo foto di tennis, perché il tennis è il suo centro di gravità permanente. Parrebbe scontato, ma se si guarda alla glitterata Next Gen e ai suoi giovani talenti sovresposti come icari al sole; se si pensa agli eccessi ovunque di Kyrgios o a quella specie d'ivandrago che è diventato Medvedev a Flushing Meadows; se Benoit Paire eliminato dagli US Open dice che «Per due settimane solo discoteche»… Così scontato non lo è più. Noi preferiamo Berrettini, niente vertigini e daje tutta: ci terremo stretti la sua vincente semplicità.
Berrettini-Monfils: appuntamento in tv e online
La sfida tra Matteo Berrettini e Gael Monfils è la seconda partita del programma degli US Open di Mercoledì 4 settembre. Inizierà al termine di Bencic-Vekic, quindi intorno alle 19:30 ora italiana. La partita sarà visibile in diretta tv su Eurosport 1, canale 210 di Sky, e il Live Streaming su Eurosport Player, disponibile anche sulle piattaforme DAZN e TIM Vision.
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