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Tennis, Piatti: "Sinner è migliorato tanto, può battere i top player"

DaOAsport

Pubblicato 19/08/2020 alle 16:00 GMT+2

Dal nostro partner OAsport.it

Jannik Sinner con il suo coach, Riccardo Piatti

Credit Foto Imago

Riccardo Piatti non ha seguito Jannik Sinner negli Stati Uniti: la scelta del tecnico lombardo è stata quella di rimanere in Italia e aspettare il suo allievo per preparare insieme i successivi tornei europei. Così mentre l’altoatesino si accinge a giocare le qualificazioni al Western & Southern Open (ATP di Cincinnati), Piatti ha concesso a SuperTennis un’intervista ricca di spunti interessanti. La convinzione dell’allenatore è che durante questi mesi di stop forzato Sinner sia migliorato tantissimo:
Jannik è migliorato tanto. Tanto, tanto. Bisognerà vedere come andranno i sorteggi, ma di sicuro il suo livello oggi è alto. Bisognerà avere un po' di pazienza e vedere se sarà anche un po’ fortunato: con un buon tabellone può fare qualcosa di veramente buono. In questo periodo si è allenato bene e ha giocato con i giocatori più forti che c’erano a Monte-Carlo, Bordighera e dintorni: Wawrinka, Goffin, Berrettini, Tsitsipas, Medvedev, Khachanov. E in allenamento con questi sono state più le volte che ha vinto di quelle in cui ha perso. Per me l’ideale sarebbe che passasse attraverso tre o quattro partite difficili, con giocatori tosti di classifica medio-alta, per poi trovare un top player come questi con cui si è allenato. A quel punto potrebbe batterli anche a New York. Sarebbe un buonissimo risultato. Se gioca al suo livello un buon risultato a New York è nelle sue corde.
Piatti è entrato poi nel merito dell’aspetto tecnico-tattico.
Abbiamo lavorato su tutto. Tanto sul servizio, tantissimo sullo slice di rovescio, sul gioco al volo, sulla risposta. Ha accorciato il movimento del diritto. Sul piano tattico, invece, abbiamo lavorato sulle percentuali di servizio, sui cambi di rotazione e di angolo. L’obiettivo è cambiare sempre. Anche alla risposta è importante cambiare spesso. E poi è importante saper affrontare i diversi momenti di una partita. Un esempio: nell’esibizione di Berlino, contro Khachanov gli è successo due volte di perdere cinque punti di fila. A livello alto non si possono sbagliare 5 punti consecutivi sempre spingendo e rischiando. Se ne possono sbagliare due. Tre. Al quarto bisogna essere umili, mettere la palla in campo e vedere se l’altro è capace di farti il punto. Non deve per forza sempre essere lui a dover spaccare l’altro. Bisogna trovare il giusto bilanciamento.
Riguardo ai favoriti per i tornei statunitensi Piatti non ha dubbi.
Secondo me Djokovic e Thiem sono i principali candidati alla vittoria degli US Open. Che poi sono gli stessi due giocatori che hanno fatto la finale agli Australian Open quest’anno. Secondo me utilizzeranno Cincinnati come torneo di allenamento. Thiem è migliorato molto durante il periodo della pandemia, si è allenato moltissimo, è in grande forma e quindi credo che i più titolati per giocarsi la finale siano proprio loro due. Djokovic è il giocatore più concentrato sul tennis di tutti. Soprattutto in questo momento, anche perché può passare molto velocemente davanti a Federer in fatto di Slam vinti, che è il suo obiettivo primario.
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