US Open: Zverev è in semifinale, Coric rimontato
DaEurosport
Aggiornato 09/09/2020 alle 00:38 GMT+2
Il tedesco, dopo la semifinale raggiunta agli Australian Open, fa il bis agli US Open: ribaltato il croato per 1-6 7-6(5) 7-6(1) 6-3 in tre ore e 24 minuti. Attende Carreno Busta o Shapovalov.
Mancava qualcosa ad Alexander Zverev, il salto mentale che esiste tra un grande giocatore e un campione, quel salto che si acquisisce laddove la posta in palio è altissima e si fa la storia: i tornei dello Slam. Dopo gli Australian Open, il tedesco raggiunge la semifinale anche agli US Open ed è questa la risposta che in fondo doveva al mondo intero.
Forte del 3-1 a suo favore nei precedenti, Borna Coric si ricorda della ricetta per irretire Zverev: scambi lunghi, palle lente per non consentirgli di appoggiarsi e la risposta come elemento imprescindibile. Il risultato è un 6-1 che mostra la versione peggiore del tedesco, privo di fiducia e quasi depresso.
Se Zverev paga vistosi cali di concentrazione, soprattutto al servizio, Borna Coric non ha picchi ma cerca di mantenersi costante: il piano riesce fino al 4-2 del secondo set, ma il tedesco rimonta fino al 4-4 e al tie-break è il croato a confezionare gentili omaggi imperdonabili.
Avanti di un mini-break, Coric sbaglia il rovescio in back dopo uno scambio faticoso e si gira sul 3-3. Zverev quindi ringrazia per due dritti d'attacco falliti dal suo avversario e per un ultimo errore di rovescio che costa al nativo di Zagabria il 7-5 del tie-break.
Nel terzo parziale, Zverev mette la testa avanti ma spreca tutto con un quarto game da film horror: due doppi falli, un errore non forzato e uno smash sciagurato valgono il contro-break del 2-2. Da quel frangente, si prosegue tra qualche lampo e qualche svarione rigorosamente made in Amburgo, fino a un tie-break giocato davvero male da Coric (7-1).
Nel quarto set, la testa di serie numero 27 dimostra che le doti da combattente non si sposano con un cuore impavido nei momenti decisivi: nel quinto game Coric si annulla da solo tre palle-break sullo 0-40, poi Zverev cancella la quarta per meriti propri e il match finisce lì. Nell'ottavo gioco c'è l'ultimo scatto e al terzo match-point la testa di serie numero 5 chiude l'incontro per 1-6 7-6(5) 7-6(1) 6-3 in tre ore e 24 minuti.
Alexander Zverev ride perché un tedesco in semifinale a New York mancava da ben 25 anni (Boris Becker). Contro Shapovalov o Carreno Busta sarà comunque favorito e allora, tra un passante e l'altro, Sascha potrebbe davvero diventare grande.
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