US Open, Jannik Sinner si arrende al servizio di Zverev: il tedesco passa in 3 set
Aggiornato 06/09/2021 alle 22:36 GMT+2
US OPEN - Il tedesco, ingiocabile nei suoi turni di battuta, regola il 20enne di Sexten 6-4 6-4 7-6(7). L'altoatesino si ferma agli ottavi, secondo miglior risultato in carriera a livello Slam dopo i quarti al Roland Garros 2020. Qualche rimpianto nel terzo set con 5 set point sprecati. Zverev, imbattuto da 15 match, affronterà Lloys Harrs, che ha steso il gigante Opelka 6-7 (6) 6-4 6-1 6-3.
Niente da fare. L'uomo del momento, Alexander Zverev, fresco campione olimpico e di Cincinnati, non concede nulla a Jannik Sinner negli ottavi di finale degli US Open 2021. Il tedesco passa in tre set (6-4 6-4 7-6) in due ore e mezza e attende il vincente di Opelka-Harris. L'allievo di Riccardo Piatti torna a casa con il secondo miglior risultato Slam in carriera, tanta esperienza in valigia e qualche indicazione in più sugli aspetti da migliorare nel suo gioco, come ad esempio l'approccio a rete e le variazioni della prima di servizio.
Zverev perfetto, qualche rimpianto per Sinner
Mettiamola così: Zverev ha meritato di accedere ai quarti di finale, ma Sinner ha avuto più di un'occasione per invertire il trend del match. E contro Mr. 15 vittorie consecutive è già tanta, tantissima roba. Quando ha avuto le chance? Nel quarto game del primo set (due palle break), appena prima di perdere il servizio e consegnare di fatto il parziale all'avversario. Nel secondo, sul 5-4, altre due palle break sprecate con un rovescio a rete e un diritto lungo appena prima che la testa di serie n° 4 del torneo avanzasse 2-0. E poi quelle più ghiotte: i 5 set point nel terzo, prima sul 6-5, poi al tie-break. Per il resto del match il 24enne di Amburgo è stato praticamente ingiocabile, con 17 ace all'attivo (alcuni fondamentali per restare a galla nei momenti di difficoltà) e un solo break concesso in due ore e mezza di gioco. La reazione nel terzo set dell'allievo di Riccardo Piatti (con il controbreak) è un segnale di crescita, soprattutto dal punto di vista mentale: il 20enne di Sexten, sempre più consapevole dei propri mezzi, si è fatto caricare dal pubblico dell'Arthur Ashe, aizzandolo in più di un'occasione. Scene che fino a qualche mese difficilmente si potevano vedere in un suo match. Lascia New York con il probabile best ranking e tante speranze nella Race per le Finals di Torino di metà novembre.
Zverev affronterà Lloyd Harris, che ha battuto il gigante Opelka
Forse sfiancato da una lunga e vincente estate americana, Reilly Opelka, già quest'anno semifinalista "anomalo" di Roma, s'è arreso ai colpi funzionali e versatili di Lloyd Harris, capellone sudafricano classe 1997, che al servizio non è stato da meno del gigante statunitense. Anzi, Harris ha messo a segno 36 ace a 24 e bombardato Opelka di 62 vincenti, sbagliando pochissimo (16 gratuiti). Molto fluido e "pesante", Harris accede per la prima volta ai quarti di finale di uno Slam con un 6-7 (6) 6-4 6-1 6-3 a Opelka sul suo biglietto da visita per Zverev.
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