Vagnozzi: "Sinner sta crescendo come uomo, sta gestendo bene la pressione"

US OPEN - Le parole del coach di Sinner dopo la semifinale vinta contro Draper: "Le cose belle e le cose difficili ti aiutano a fare esperienza. Sicuramente in Australia c’era un po’ di freschezza in più. Qua arriva da n° 1 al mondo e ha sulle spalle la sensazione di essere il favorito. Jannik però sta gestendo benissimo questa situazione"

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Video credit: Eurosport

Jannik Sinner è il primo tennista italiano a raggiungere la finale degli US Open e a superare quota 10mila punti in classifica in una singola stagione! Al termine della sfida valida per la semifinale contro l'inglese Jack Draper, il suo coach Simone Vagnozzi è stato intercettato in zona mista, dove ha risposto ad alcune domande sul match. Ecco le sue dichiarazioni.
"Penso che la partita sia stata quella che ci aspettavamo, con scambi abbastanza lunghi a parte quando l’altro serviva vicino alle righe, dal momento in cui batte molto bene. Secondo me entrambi erano molto tesi, si vedeva nei primi due set, c’è stato qualche errore che di solito non fanno. Jannik secondo me all’inizio dello scambio andava molto bene, mentre esitava quando doveva fare qualcosa in più. Però sapeva anche che Draper normalmente fa un po’ di fatica, quindi portare lo scambio un po’ più in là serviva per farlo andare a servire più stanco. Era tutto previsto nel piano tattico“.

La crescita di Sinner tra le due finali Slam

"Sicuramente sta crescendo come uomo. Le cose belle e le cose difficili ti aiutano a fare esperienza. Sicuramente in Australia c’era un po’ di freschezza in più. Qua arriva da n. 1 al mondo e ha sulle spalle la sensazione di essere il favorito. Jannik però sta gestendo benissimo questa situazione. Quello che ci poniamo come team è cercare di evolvere sempre e naturalmente cerchiamo di gestire gli allenamenti in base agli avversari. Quello che abbiamo fatto in questi due anni è di fare in modo che Jannik non giochi solo su sé stesso, ma anche sull’avversario. Con gente più indietro in classifica può bastare concentrarsi su sé stesso, con i migliori bisogna lavorare sui punti deboli dell’avversario“.
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