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Wimbledon, Federer promette: "Tornerò a giocare a Londra il prossimo anno"

Matteo Zorzoli

Aggiornato 06/07/2020 alle 16:14 GMT+2

Diciassette anni fa sulla sacra erba londinese lo svizzero conquistò il primo dei suoi 20 Slam in carriera. A circa un mese dalla seconda operazione al ginocchio il numero 4 del ranking ATP racconta il suo lockdown e rassicura i suoi fan: "Il mio obiettivo è continuare con la riabilitazione un passo alla volta. Non sono ancora tornato al mio livello di forma ma punto a quello"

Saison 2020 abgebrochen: Roger Federer

Credit Foto Imago

A distanza di 12 anni dal 6 luglio 2008, giorno in cui a detta di molti si disputò la più bella finale di Wimbledon di sempre tra Federer e Nadal, il campione svizzero torna a parlare delle sue condizioni fisiche e del suo ritorno in campo dopo le due artroscopie al ginocchio destro che l'hanno costretto a rinunciare a difendere i punti Atp fino al 2021.
Finora è davvero un anno molto particolare. Il mio ultimo match è stato in Sudafrica con Nadal per la mia fondazione. Ho disputato gli Australian Open, poi ho subito due interventi al ginocchio, giravo in stampelle, hanno cancellato Wimbledon, i Giochi olimpici, sono arrivati il Covid, in confino, il divieto di viaggiare... Tante cose.
Nei giorni scorsi ci aveva pensato Severin Luthi, storico coach dello svizzero, a rassicurare tutti sulle sue condizioni. Intervenuto alla presentazione di una sneaker che porta il suo nome, Roger Federer ha spiegato la sua tabella di marcia per il recupero.
Personalmente a me è piaciuto restare a lungo nello stesso posto, era da 25 anni che non mi succedeva. Wimbledon, però mi manca. Vorrei tanto essere là, adesso. Vorrei giocare sul Centrale per un posto nella seconda settimana del torneo. È per questo che mi sottopongo quotidianamente alla rieducazione, lavoro duramente e mi appresto ad affrontare un blocco di venti settimane di preparazione fisica. Wimbledon mi ha dato tutto, il 6 luglio è il giorno giusto per uno sguardo a ritroso: tutto ebbe inizio esattamente 17 anni fa.
Già perchè oltre alla finale con Nadal, il 6 luglio è anche la data del suo primo successo sulla terra londinese in finale contro Philippoussis. Correva l'anno 2003. Il 20 volte campione Slam conclude con una promessa.
L'inizio del 2020 è stato un momento importante per me, intento com'ero a capire se davvero desiderassi continuare. Sembra facile, ma posso assicurare che tornare a certi livelli presuppone un cammino molto lungo. Bisogna essere pazienti e prendersi il tempo per riflettere. Siamo rimasti in montagna, isolati, non abbiamo incontrato nessuno. Per tre mesi non ho nemmeno visto i miei genitori. Siamo stati molto ligi alle disposizioni. Il mio obiettivo è continuare con la riabilitazione ogni giorno, un passo alla volta. Non sono ancora tornato al mio livello di forma ma punto a quello, tornerò a giocare Wimbledon il prossimo anno".
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