Fuori Venus!

Capriati, Pascual e Mauresmo avanti. Nel primo turno del singolare femminile di Wimbledon, è stato facile il successo della 28enne americana Jennifer Capriati contro la lussemburghese Claudine Schaul: 6-2, 6-2. La statunitense, che debuttò sull"erbetta di Wimbledon a 14 anni, ma che non è mai andata oltre le semifinali, potrebbe incontrare la campionessa in carica Serena Williams nei quarti. Prima, però, dovrà superare l"inglese Elena Baltacha nel secondo turno.

Al Centre Court di Wimbledon, Virginia Ruano Pascual ha battuto la francese Mary Pierce. Facile il primo set per la spagnola che si è imposta subito con un 6-2. Nella seconda partita, interruzione per pioggia sul 6-5 per la Pascual, che alla ripresa del gioco ha concluso con un 7-5. Al suo attivo 4 aces durante il match.

Amelie Mauresmo ha battuto facilmente la croata Jelena Kostanic: 6-2 il punteggio della prima partita per la francese, poi, nella seconda, interruzione per pioggia sul due pari; alla ripresa, la testa di serie numero quattro del tabellone ha chiuso 6-3 con all"attivo due aces e il 67% delle prime palle di servizio.

Per quanto riguarda gli incontri di 2° turno, a sorpresa esce di scena Venus Williams. La testa di serie numero 3, vincitrice nel 2000 e 2001 e finalista contro sua sorella Serena nel 2002 e 2003, ha perso in due set, entrambi finiti al tie-break, contro l'emergente croata Karolina Sprem. Una grande delusione per la statunitense che non riesce a ritrovare la migliore condizione. Avanza invece la reginetta del Roland Garros Anastasia Myskina. La testa di serie numero 2 ha battuto a fatica l'ungherese Aniko Kapros 5-7 6-2 6-4.

Finisce il sogno di Martina Navratilova. La 47enne ceco-statunitense a 10 anni di distanza dalla sua ultima apparizione in Church Road, dopo aver strapazzato al 1° turno la colombiana Castano, è stata sconfitta dall'argentina Gisela Dulko che l'aveva già nettamente battuta al Roland Garros. Stavolta il punteggio, 3-6 6-3 6-3, è stato molto più equilibrato, con la Navratilova che ha giocato come Dio comanda sull'erba per un set e mezzo, ma poi ha dovuto cedere alla maggiore freschezza della sua avversaria.