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Manic Monday! La Kerber non è più la n°1; Ostapenko e Venus show

Simone Eterno

Aggiornato 10/07/2017 alle 17:20 GMT+2

Partita super tra la tedesca e la Muguruza: si impone la spagnola per 6-4 al terzo set. Un ko che costa alla Kerber il n°1 della classifica WTA. Muguruza sfiderà Kuznetsova, che vince in 2 set sulla Radwanska. Bene Ostapenko, che dopo Roland Garros si conferma anche a Wimbledon superando Svitolina; promossa alla grande Venus Williams in 2 facili set sulla Konjuh. Halep batte Azarenka e sogna...

2017, Garbine Muguruza, Wimbledon 2017, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Muguruza b. Kerber 4-6, 6-4, 6-4

E’ ufficialmente concluso il regno di Angelique Kerber alla guida della classifica WTA. La tedesca avrebbe dovuto arrivare in finale per confermarsi e invece – ironia della sorte – si è dovuta arrendere nonostante abbia giocato la sua miglior partita dell’anno. E’ stato veramente un gran match quello tra lei e Garbine Muguruza, come dimostra anche il bilancio complessivo tra vincenti e non forzati di entrambe: 27-12 per la Kerber, 55-50 per la Muguruza. Una battaglia vera dove per lunghissimi tratti la Kerber ha ritrovato quel dritto mancino capace di farle raggiungere grandi vette nella passata stagione; dall’altro lato di campo però Garbine ha giocato un grande tennis di spinta che alla fine ha pagato i dividendi proprio sul più bello. Il grande equilibrio infatti è durato fino all’ultimo game, ma a fare la differenza per la Muguruza – nel terzo set – è stato il settimo gioco, dove la spagnola ha salvato 4 palle break evitando il nuovo allungo della Kerber. La tedesca è stato così beffata esattamente com’era successo nel secondo set, con il break nel decimo gioco – dopo due match point salvati – che è valso alla Muguruza il pass per i quarti di finale.

Kuznetsova b. Radwanska 6-2, 6-4

Quarti di finale che Muguruza dovrà giocare contro Svetlana Kuznetsova. Che grandissima partita della “vecchia” Sveta, con un primo set di clamorosa qualità tennistica condito da 18 vincenti e solo 3 non forzati. E così l’eterna speranza Radwanska è stata così spazzata via ancora una volta, lasciando a una giocatrice più pesante – ma anche più propositiva – campo per proseguire nel torneo. La polacca ha provato a fare qualcosa di diverso solo nel finale di secondo set e con le spalle al muro – era già sotto di un break; ma nonostante qualche tremolio della Kuznetsova – due palle del controbreak consecutive proprio nell’ultimo turno di servizio – la russa ha evitato di fare quanto fatto dalla McHale al secondo turno, lasciando ad Aga la possibilità di concentrarsi solo sulle future nozze. Occhio alla Kuznetsova comunque: giocatrice in forma e che è arrivata fin qui senza perdere nemmeno un set; non le accadeva in uno slam addirittura dal Roland Garros 2008!
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2017, Kuznetsova, Wimbledon 2017, Getty Images

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Ostapenko b. Svitolina 6-3, 7-6(6)

A proposito di tenniste cariche: ecco Jelena Ostapenko. Per un set e mezzo la campionessa in carica del Roland Garros è andata come un treno, poi si è un po’ impiantata sul più bello, con convertendo 5 match poin sul 5-4 e in generale dovendosi sudare un set a un certo punto quasi sfuggito. L’ha recuperato solo al tie-break, quando all’ottavo match point finalmente è riuscita a chiudere la pratica Svitolina conquistandosi anche lei il pass per i quarti di finale. E’ un piccolo, grande record quello della Ostapenko. Pensate che la tennista lettone è la prima campionessa in carica di uno slam a riuscire a raggiungere i quarti nel major successivo: non accadeva dal 2006 con una certa Kim Cliksters. Ostapenko anche oggi spinta da un rapporto positivo tra vincenti e non forzati: 42-39. Quando questi numeri stanno sopra anche di un solo colpo, con il tennis che ha la lettone è difficile batterla.
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Yelena Ostapenko, Wimbledon 2017, Getty Images

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Venus Williams b. Konjuh 6-3, 6-2

Vediamo se ci riuscirà Venus Williams, sua avversaria ai quarti di finale. L’americana sta giocando fin qui un grandissimo torneo e non sembra affatto scossa dai problemi extra-campo avuti proprio poco prima di partire per Wimbledon. La croata Konjuh è stata rapidamente spazzata via in apertura sul centrale con un eloquente 6-3, 6-2 di una partita mai seriamente in discussione. Quella con Ostapenko sarà un match davvero da non perdere: 17 anni di divario generazionale e tanta curiosità per capire come Venus vorrà affrontare tatticamente un’avversaria che le tirerà di tutto.
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Venus Williams, Wimbledon 2017, Getty Images

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Rybarikova b. Martic 6-4, 2-6, 6-3

Bella vittoria di Magdalena Rybarikova. La tennista slovacca conferma quanto di buono fatto vedere già al secondo turno quando aveva eliminato la futura numero 1 Karolina Pliskova (la ceca lo diventerà a meno che la Halep non arrivi in semifinale), trovando per la prima volta in carriera – alla 36esima apparizione nei tornei dello slam – i quarti di finale. Occhio perché la slovacca in questa stagione è 17-1 su questa superficie e oggi non si è arresa a una Martic gagliarda, alla quale vanno comunque tutti gli applausi del caso: dopo il Roland Garros la conferma che la croata può essere una giocatrice di valore se in condizione fisica.
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Magdalena Rybarikova

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Vandeweghe b. Wozniacki 7-6(4), 6-4

E dopo il 2015, riecco ai quarti di finale anche CoCo Vandeweghe. Una che serve così d’altra parte – e con quella più che buona propensione nel gioco a rete – se in forma, non può non far strada. E l’americana in forma pare esserlo parecchio in questo Wimbledon. Annata particolare fin qui, con l’exploit a Melbourne fino alla semifinale, poi pochissime soddisfazioni; ed ora di nuovo i quarti di uno slam. Ha giocato alla grande la Vandeweghe che è stata impeccabile al servizio e concreta nel secondo set, quando si è fatta bastare un solo break levato a Caroline Wozniacki proprio nell’ultimo game della partita. Ai quarti sfiderà proprio Rybarikova e per il tennis espresso fin qui, Vandeweghe, lo farà da favorita. Quest’ultima caratteristica della partita, però, potrebbe rappresentare un problema per la testa di serie numero 24 del torneo. Vediamo se Rybarikova saprà mettere un freno in risposta al tennis di spinta di CoCo.

Konta b. Garcia 7-6(3), 4-6, 6-4

Prosegue la corsa della padrona di casa Johanna Konta. Continua a soffrire l’australiana di passaporto inglese – sopravvisuta al secondo turno con un 10-8 al 3° con Donna Vekic – ma alla fine strappa sempre il successo. E’ stato così anche oggi contro la francese Carolina Garcia, che ha venduto carissima la pelle ma alla fine si è dovuta arrendere per 6-4 al terzo set. Johanna Konta diventa così la prima britannica ai quarti di finale di Wimbledon dal 1984, quando a riuscirci fu Jo Durie.

Halep b. Azarenka 7-6(3), 6-2

E a chiudere il Manic Monday di Wimbledon con tutti gli ottavi femminili c’è stata Simona Halep. Una partita importante perché da qui, dopo la caduta della Kerber qualche ora prima, passava tutto il discorso sulla futura numero 1. Posizione che resta aperta in quanto la Halep è riuscita a superare la rientrante mamma Azarenka in due set. Primo molto combattuto – e con Azarenka avanti anche di un break –, secondo decisamente meno, con Halep che è subito scappata avanti 4-0 e gestito la pratica. Dunque la romena anche questa volta è a una sola partita dal diventare numero 1 del mondo: dovesse battere la Konta e accedere in semifinale, sarà lei la nuova regina della classifica WTA. Situazione molto simile a quanto successo nella finale del Roland Garros, quando perse sul più bello subendo la rimonta di Ostapenko e dicendo addio ai suoi sogni di gloria. Sarà diverso questa volta? Contro Konta, sul centrale e con tutto il tifo contro, per la Halep non sarà di certo un match facile. In caso di ko a diventare numero 1, come già anticipato, sarà Karolina Pliskova.
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Roland Garros Top 5: i colpi più belli della finale Ostapenko-Halep

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