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Berrettini, che impresa! Rimontato Sock da 2 set sotto, Matteo vince la maratona

Simone Eterno

Aggiornato 03/07/2018 alle 21:29 GMT+2

Il 22enne romano, alla prima di sempre in carriera al 5° set, rimonta la testa di serie n°18 Jack Sock e vola al secondo turno: 6-7, 6-7, 6-4, 7-5, 6-2 dopo quasi 4 ore di battaglia. Per Berrettini una vittoria che vale la sfida al secondo turno contro il francese Gilles Simon.

Matteo Berrettini

Credit Foto Imago

"Il futuro è già qui", avevamo scritto a Parigi. Matteo Berrettini, infatti, aveva venduto cara la pelle a colui che sarebbe poi arrivato fino alla finale contro Rafa Nadal. Un set strappato a Thiem, una bella partita, di testa e talento.
Poi l'approdo sui prati e su una superficie che, fino all'altro giorno, Matteo di fatto non aveva mai calcato. Mai a questi livelli, di certo. Con l'ultima apparizione, prima di questo inizio di stagione 'sul verde', che risaliva a Wimbledon Juniores 2014. Tennisticamente parlando: una vita fa.
Eppure Matteo Berrettini, che giocatore 'vero' lo è già sul serio, ha trovato il modo di stupirci ancora una volta. La sua prima vittoria in carriera contro un Top15 coincide con la prima partita giocata al quinto set, vinta per giunta rimontando da 2 set a 0 sotto. Un segnale che più positivo di così, davvero, non potrebbe essere.
Un giocatore che serve bene, che tira forte col dritto, che sa adattarsi rapidamente un po' a tutto. Che apprende, insomma, e lo fa molto in fretta.
Perché è vero, l'avversario di oggi, Jack Sock, è in questo 2018 la copia sbiadita del giocatore che lo scorso anno arrivò fino alle semifinali delle ATP Finals... Ma uno così, va comunque battuto.
E il tennista romano - 22 anni - l'ha fatto con la testa da 'grande', pazientando e senza perdere il controllo.
Ne avrebbe avuto tutto il diritto, per esempio, nel primo set, quando ha prima servito per il set - salvo farsi breakkare sul più bello - e poi ha perso 3 punti consecutivi sul 5-4 del tie-break, quando con due servizi avrebbe potuto chiudere e scrivere, magari, un altro tipo di trama. Così come nel secondo, quando nuovamente al tie-break aveva visto sfuggire via un set giocato bene. Sotto 2 a 0, con la testa di serie n°18, più di uno si sarebbe fatto venire qualche dubbio.
Non Matteo Berrettini. Che ha avuto il merito di rimanere lì, in partita, attaccato alla racchetta di un Sock che evidentemente non aveva convinto nemmeno lui. Il margine per la rimonta c'era, ma l'impresa è stata costruita con un lungo e paziente lavoro ai fianchi. Il break a metà del terzo set per levare un po' di certezze all'americano, ma soprattutto il decisivo gioco dell'undicesimo game del 4° set, quando Sock ha capito che la serata per lui sarebbe finita male. Strappato il servizio sul più bello, l'americano ha perso il controllo, lasciando andare il set, il fisico... E anche i nervi.
Tantissime polemiche con il giudice di sedia, qualcuna anche con Matteo stesso, un infinito medical timeout terminato con un warning dell'arbitro. E poi l'inizio ciondolante, praticamente fermo al servizio, salvo poi colpire a tutta col dritto nello scambio; a cercare insomma di stuzzicare i nervi del più giovane rivale. Nulla di tutto ciò ha però scalfito Berrettini, che dal 2-2 in poi, ha infilato 4 giochi consecutivi rifilando a Sock la sesta sconfitta consecutiva al primo turno negli ultimi 6 tornei, ma soprattutto prendendosi un meritatissimo pass per il secondo turno.
Lì, Berrettini, affronterà un altro vecchio volpone del circuito: Gilles Simon. Avrà il modo, ne siamo certi, di apprendere qualcos'altro... E speriamo usarlo a proprio favore già nel corso della partita.
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