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Berrettini regola Baghdatis e vola al 3° turno di Wimbledon

Simone Eterno

Aggiornato 04/07/2019 alle 20:25 GMT+2

Matteo Berrettini non ha problemi a superare Marcos Baghdatis, all'ultima partita della carriera: 6-1 7-6 6-3 il punteggio finale. Per Berrettini è 3° turno, miglior risultato a Wimbledon ed eguagliato il miglior risultato in carriera negli slam. Lì sfiderà il vincente di Schwartzman-Koepfer.

Matteo Berrettini in campo a Wimbledon 2019

Credit Foto Imago

dall’inviato a Wimbledon No mercy, come direbbero da queste parti. Nessuna pietà per lo stanco guerriero all’ultima partita di sempre. Marcos Baghdatis infatti saluta il tennis professionistico con una nettissima sconfitta. A segnare la parola fine della sua carriera, il nostro Matteo Berrettini.
E’ stata una ‘non-partita’, quella tra il cipriota e il romano. Una competizione tra due categorie tennistiche ormai differenti. La palla di Berrettini ha infatti viaggiato per tutto il match a velocità fuori portate per Baghdatis. Fossero questi gli scambi, o fosse soprattutto il servizio.
Ha stra-dominato Berrettini; ed è riuscito a farlo migliorando – come ormai è costanza quando si parla del romano – aspetti importanti del suo tennis partita dopo partita. Se al primo turno con Bedene infatti era infatti partito un po’ troppo contratto, così non è stato oggi. Basti guardare il primo set, concluso per 6-1 in poco più di 20 minuti.
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Matteo Berrettini in campo a Wimbledon 2019

Credit Foto Imago

Un Berrettini insomma in versione altamente concentrata e devastante al servizio, dove con costanza ha superato spesso i 200km/h della sua prima. L’unico vero appunto, che probabilmente verrà analizzato col team, è quando sul più bello nel secondo set si è un po’ ‘incartato’ da solo. Berrettini infatti, strappato il break a Baghdatis sul 6-5, è andato a servire per chiudere il set. Il romano aveva lasciato fin lì al servizio un solo punto in tutto il secondo parziale. Eppure... Eppure è riuscito a perdere il servizio. Scomparsa la prima, un doppio fallo, una corta assai rivedibile... E Baghdatis trovava l’incredibile controbreak che valeva il tie-break.
Lì Matteo ha avuto il merito di tornare a far girare le cose come erano andate in tutto il resto della partita, chiudendo per 7 punti a 4 e levandosi ogni ulteriore patema.
Il terzo set infatti è iniziato con un break a favore del romano che ha di fatto spento le già residue velleità del cipriota, pronto sì a prendersi la scena, ma solo per i meritati saluti finali alla disciplina.
Berrettini vola così per la prima volta in carriera al 3° turno di Wimbledon, eguagliando quello che di fatto è anche il suo miglior risultato in uno slam (3° turno al Roland Garros 2018). Il romano sfiderà con ogni probabilità Diego Schwartzman, nettamente avanti al momento della stesura di questo articolo con l’avversario Dominik Koepfer. Una chance concreta su questa superficie, al di là del chiaro valore dell’avversario, per provare a spingersi ancora un po’ più in là e centrare la seconda settimana. Un obiettivo concreto per un ragazzo in ascesa ormai da tempo. E che, di partita in partita, continua in qualche modo a far vedere quei piccoli – ma importantissimi – segnali di progresso.
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