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Nadal regola Querrey e vola in semifinale: voilà, il 'Fedal' n°40 è servito

Simone Eterno

Aggiornato 10/07/2019 alle 20:20 GMT+2

L'americano parte bene e lotta per un set, poi Rafa Nadal prende il largo: 7-5 6-2 6-2 il finale che regala allo spagnolo la semifinale contro Roger Federer. Sarà il 'Fedal' n°40 e la rivincita di quello giocato poche settimane fa a Parigi. Una curiosità: i due non si affrontano qui dalla mitica finale del 2008 terminata nel buio della tarda serata.

Rafael Nadal vs Sam Querrey, Wimbledon 2019

Credit Foto Getty Images

dall'inviato a Wimbledon - Era da 11 anni che non si affrontavano per due slam di fila. Ma il tempo, nel tennis, da quando esistono Roger Federer e Rafael Nadal, è diventato un concetto relativo. Il mondo voleva di nuovo un ‘Fedal’ a Wimbledon; ed il mondo è stato accontentato. Mentre Roger Federer faticava sul centrale contro un Nishikori battagliero, Rafael Nadal faceva il suo, regolando l’insidia Sam Querrey in 3 set. O meglio, un set. Il primo. Una volta vinto quello, infatti, Nadal, ha immediatamente preso il largo.
Già, perché i precedenti parlavano chiaro ma l’incognita – se tale si poteva davvero definire – era nell’ultimo incrocio tra ‘Big Sam’ e il buon Rafa: Acapulco 2017, quando a suon di servizi l’americano tirò giù il muro Nadal. Avrebbe voluto replicarsi anche oggi, Querrey, se non fosse che dall’altra parte della rete abbia trovato un Nadal assai differente rispetto alla versione messicana di 2 anni fa. Super rapido in risposta – e super attento al servizio – l’unico vero brivido di Nadal in questa partita c’è stato di fatto nella conclusione del primo set. Tenuto il break di vantaggio preso già nel terzo gioco, Nadal ha tremato prima sul 5-4 – quando a sorpresa Querrey è riuscito a strappare la battuta a Rafa proprio sul più bello – e poi nel dodicesimo gioco, quando l’americano era riuscito a costruirsi altre 3 chance di controbreak. Rintuzzato il tentativo di un Querrey certamente generoso, Rafa ha chiuso per 7-5 e da quel momento inserito il suo pilota automatico.
Una versione di Nadal lussureggiante in risposta, ma anche abile al servizio nell’accorciare i punti e spingersi verso la rete quando necessario. E per il buon Querrey, privato in qualche modo della sua arma principale, non c’è stato un granché da fare. E’ finita infatti con un successivo 6-2, 6-2 in praticamente poco più di un’oretta netta (due ore e nove minuti la durata complessiva del match; 58 dei quali spesi nel primo set) ciò che rimaneva della battaglia, accontentando il pubblico nel frattempo consapevole del successo di Roger Federer sul centrale.
Wimbledon, così, potrà godere nuovamente per la prima volta dal lontano 2008 della rivalità tennistica più bella di sempre. Nel ricordo di una finale epica, terminata nel buio della tarda serata e con il primo successo del maiorchino nel giardino fin lì sempre territorio di caccia dell’elvetico.
Undici anni dopo Nadal e Federer saranno ancora lì, a darsi battaglia come successo giusto un mesetto fa al Roland Garros e a tenere il fiato del mondo sportivo sospeso, per la 40esima volta, in uno spettacolare venerdì pomeriggio. La data è già fissata. Ora sta a ognuno di voi liberarsi dai rispettivi impegni.
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