Wimbledon Djokovic: "Berrettini? Un martello. Grande Slam? Ci proverò. Sono ciò che sono grazie a Federer e Nadal"
DaOAsport
Aggiornato 11/07/2021 alle 19:33 GMT+2
WIMBLEDON - Le prime parole del numero 1 al mondo sono riferite proprio al suo avversario: ”Quella di oggi è stata più di una battaglia. Faccio i complimenti a Matteo: è stata una partita dura. So che perdere in finale non è bello, ma sono certo che potrà toccare di nuovo questi livelli. Ha un tennis incredibile e potente, è un vero e proprio martello“.
Novak Djokovic è il trionfatore dell’edizione numero 134 di Wimbledon a discapito di Matteo Berrettini. Una partita bella, intensa, risolta in quattro set in favore del numero 1 del mondo che, come sempre, si è trasformato in un automa quando la palla pesava di più. Sesto trionfo all’All England Club, ventesimo della sua carriera raggiungendo Roger Federer e Rafa Nadal, con la concreta possibilità di superarli agli US Open.
Le prime parole del numero 1 al mondo sono riferite proprio al suo avversario:
”Quella di oggi è stata più di una battaglia. Faccio i complimenti a Matteo: è stata una partita dura. So che perdere in finale non è bello, ma sono certo che potrà toccare di nuovo questi livelli. Ha un tennis incredibile e potente, è un vero e proprio martello“.
Djokovic ripensa anche alle emozioni da bambino: “Ho sempre sognato vincere qui, sin da ragazzo. Lo ripeto perché nulla è scontato nella vita, è un grande onore. Quando ero piccolo mi costruivo questo trofeo sognando di sollevarlo“.
Immancabile un passaggio sull’aver raggiunto Rafa Nadal e Roger Federer a quota 20 Slam. Nole offre enormi parole di tributo a loro:
“Sono delle leggende di questo sport, i giocatori più importanti che ho affrontato nella mia carriera. Se sono qui dove sono lo devo a loro: le prime sconfitte mi hanno insegnato su cosa migliorare fisicamente, tatticamente e tecnicamente per essere al loro livello. Poi qualcosa è cambiato nel 2010, anno in cui è iniziato un viaggio meraviglioso che non si fermerà qui“.
E il prossimo step si chiama US Open, e conseguentemente Grande Slam. Un evento accaduto solo tre volte nella storia, l’ultima nel 1969: “Spero possa accadere e ci proverò con tutte le mie forze. Sono in grande forma, mi sento bene, negli Slam gioco il mio miglior tennis. Questa è la mia priorità, state certi che ci proverò“. E in chiusura, un pronostico sulla finale degli Europei di calcio di stasera, da cui si svicola elegantemente:
“Ti dico che mi divertirò a vedere la partita tra Italia e Inghilterra“
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