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Wimbledon, Elena Rybakina campionessa 2022: sconfitta Ons Jabeur in rimonta

Simone Eterno

Aggiornato 09/07/2022 alle 17:55 GMT+2

WIMBLEDON 2022 - Elena Rybakina vince il suo 1° titolo dello Slam rimontando Ons Jabeur nella finale femminile: 3-6 6-2 6-2 in favore della kazaka classe 1999. Rybakina riesce in una piccola impresa: era da Amelie Mauresmo nel 2006 che nessuna tennista vinceva il titolo a Wimbledon rimontando la finale da un set di svantaggio.

Elena Rybakina con el título de campeona en Wimbledon

Credit Foto Getty Images

dall'inviato a Wimbledon. Non poteva che finire così, nell’anno dei 100 anni del campo Centrale e della contemporanea scelta da parte degli organizzatori di ‘bannare’ russi e bielorussi, che con la vittoria della moscovita Elena Rybakina. Nata in Russia da russi, cresciuta a Mosca, di passaporto kazako solo dal 2018 per motivi economici. Una sorta di beffa per l’All England Club. Una beffa, di certo, per la Russia, che nel talento di questa ragazza classe 1999 non ha evidentemente creduto. E se l’è fatto scappare in favore di una federazione che a caccia di talenti, nel tennis, ci va ormai da parecchi anni. Certo, in Kazakistan, non pensavano probabilmente di aver pescato un jolly del genere: la futura campionessa di Wimbledon.
Al di là di questioni però legate alle politica e chi ha vinto su chi, la vittoria vera – e unica – è quella di Elena Rybakina. Per un cammino inaspettato a Wimbledon, ma di sicura qualità. Dal secondo turno sulla campionessa slam Bianca Andreescu al terzo, sulla next-big-thing del tennis cinese Zheng Qinwen, passando per una delle giocatrici più in forma qui, Tomljanovic e terminando con la campionessa del 2019 in striscia aperta Simona Halep. Perché è vero, non sarà stato un torneo indimenticabile dal punto di vista globale del tabellone femminile questo Wimbledon 2022, ma di altrettanto certo c’è che il cammino di Rybakina è stato tutt’altro che banale.
Talmente unico, anzi, che è terminato con una rimonta. Un avvenimento, quest’ultimo, che nella finale femminile qui all’All England Club non si registrava addirittura dal 2006, quando Amelie Mauresmo superò Justine Henin. Segno, evidentemente, di qualità e personalità da parte della giocatrice kazaka.

La partita

Rybakina infatti ha girato la sua finale con una partita di spessore, dimenticando l’approccio troppo falloso del primo set e riuscendo a tirare fuori il meglio da una situazione spalle al muro. Nel primo parziale infatti, la sua avversaria, la tunisina Ons Jabeur, aveva come al solito lavorato meglio la palla, approfittando di una Rybakina decisamente poco costante per poter pensare di fare partita. Zero aiuto dal servizio, solo 7 vincenti a fronte di 17 non forzati erano un bilancio troppo negativo per il tennis esplosivo della Rybakina, che infatti si arrendeva per 6-3.
E’ dovuta farsi così molto, molto più solida la tennista kazaka per ribaltare completamente il match. Facile a dirsi, un po’ meno a farsi. Ed è proprio qui che vanno riconosciuti i meriti a Rybakina. Alla prima di sempre su questo palcoscenico, ha saputo spingere con parecchia più costanza, stuzzicando di contro una Jabeur forse un po’ troppo alla ricerca dell’estetismo. Con due break presi sempre in avvio di set, sia di secondo che di terzo parziale, Rybakina si è costruita un vantaggio che è sempre riuscita a gestire. Il tutto anche nei due game chiave per rispedire al mittente le ambizioni di Jabeur. Il quarto gioco del secondo set, dove in un game da quasi 10 minuti Rybakina ha salvato 3 palle del controbreak; e il sesto game del terzo set, quando da 0-40 sotto, senza paura, la kazaka ha infilato 5 punti consecutivi spegnendo Jabeur e insieme a lei anche il pubblico del Centrale, desideroso di una partita.
Elena Rybakina ha così concluso la sua ultima fatica per 3-6 6-2 6-2 in poco meno di due ore, diventando la più giovane campionessa qui ai Championships da Petra Kvitova nel 2011. Una bella investitura per il futuro per una tennista i cui margini, soprattutto nel gioco a rete, restano piuttosto ampi. Rybakina infatti ha vinto questo match sbagliando tantissimo nei pressi del net. Affinando questa parte di gioco, onestamente, potrebbe diventare giocatrice ancor più concreta. Non male, se ci pensate, per una che ha appena vinto Wimbledon...
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