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Da
Simone Eterno
Aggiornato 27/06/2022 alle 21:32 GMT
dall'inviato a Wimbledon. Cinque partite. L’attesa, ora, è formalmente finita. Per Jannik Sinner è arrivata la tanto aspettata prima vittoria sull’erba nel main draw di un torneo del circuito maggiore. Jannik la confeziona a Wimbledon contro un giocatore che, evidentemente, nel libro tennistico della carriera di Sinner, è destinato davvero alle ‘prime volte’. Il primo successo sull’erba, oggi. Così come la prima partita nel tabellone principale di uno slam, allo US Open 2019. Questo è ciò che significa per Sinner il nome Stan Wawrinka, 3 volte campione slam in carriera e oggi regolato col punteggio di 7-5 4-6 6-3 6-2. All’epoca, in quel di New York, Sinner mostrò subito che tipo di stoffa c’era nella promessa di cui tanti addetti ai lavori parlavano; oggi, a 3 anni di distanza, i ruoli tra i due si sono invece quasi curiosamente invertiti. Sì perché Wawrinka, soprattutto, prova a dimostrare a se stesso – più che al mondo – di essere ancora un tennista competitivo; mentre Jannik Sinner, ormai, gioca da favorito esattamente come il ruolo che fu dello svizzero tre anni fa. Frutto dei tempi che cambiano e di una dimensione a cui Sinner si è adattato con relativa rapidità.
Oggi però, la missione, è stata compiuta più che altro da Sinner. Wawrinka infatti quella competitività l’ha tenuta solo per due set. Ed è servita una mano di Sinner. A inizio secondo parziale infatti il match avrebbe potuto prendere un’altra piega. Una sfaccettatura probabilmente più semplice per Sinner, che dopo aver strappato il primo set e aver avuto a disposizione 4 palle break immediate (di cui 3 consecutive), non riusciva nel secondo game a dare la ‘mazzata definitiva’ al proprio avversario. Un Wawrinka che allora risvegliava lì l’orgoglio un po’ assopito del campione; e sfruttava l’omaggio di Sinner per prendersi – lui sì – un break di vantaggio che avrebbe poi portato fino al 6-4 del secondo set che riportava il match in parità.
Ad
Un bluff, però, per la reale sostanza della partita. Perché da un lato c’era un Sinner sostanzialmente superiore in tutto, oggi. E dall’altro un avversario ormai troppo poco costante nel suo tennis – e nelle sua esplosività fisica – per fare davvero una partita alla pari. E così terzo e quarto set sono stati forse i più “reali” nel descrivere la situazione attuale, con Sinner bravo a prenderseli per 6-3 6-2 e sfatare definitivamente il suo piccolo tabù erba.
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Sinner vola così al secondo turno di Wimbledon per la prima volta in carriera. Un passaggio che gli consegnerà in dote uno tra il tedesco Altmaier e lo svedese Mikael Ymer. Una partita, comunque vada, dove Sinner avrà la certezze di essere ampiamente superiore. In sostanza: un match da vincere. Per dimostrare che l’inizio dell’avventura, anche e finalmente su questi prati verdi, è cosa reale. Appuntamento a mercoledì.
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