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Wimbledon, la favola di Tim van Rijthoven: dal nulla agli ottavi contro Djokovic

Simone Eterno

Aggiornato 01/07/2022 alle 17:47 GMT+2

WIMBLEDON - Fino a un mese fa era quasi un perfetto sconosciuto, fuori dai 200 del mondo e senza una partita vinta. Poi il clamoroso successo a 'Hertoshenbosch sul n°1 del mondo Medvedev e la wildcard a Wimbledon. Oggi la vittoria su Basilashvili per 6-4 6-3 6-4 vale a Tim van Rijthoven l'ottavo successo consecutivoe e la seconda settimana all'All England Club. Sfiderà Novak Djokovic.

Tim van Rijthoven of Netherlands celebrates winning match point against Nikoloz Basilashvili of Georgia during their Men's Singles Third Round match on day five of The Championships Wimbledon 2022 at All England Lawn Tennis and Croquet Club on July 01, 20

Credit Foto Getty Images

dall’inviato a Wimbledon. Il tennis a volte ha uno strano modo di presentare al mondo i propri talenti. Prendete la storia di Tim van Rijthoven, ad esempio. Un mese fa, questo ragazzo olandese di 25 anni, era in sostanza una sorta di sconosciuto al mondo mainstream della racchetta. Un’unica apparizione a livello di circuito maggiore, nel 2016, da lucky loser, al torneo di Winston-Salem. Non esattamente il palcoscenico più importante del mondo del tennis, insomma. La classica storia di tanti problemi fisici, infortuni, ed un talento – quello sì – rimasto inespresso. Poi, all’improvviso, la luce. Brillante. Anzi, quasi accecante nel suo palesarsi inaspettata. La wild-card per il torneo di s-Hertogenbosch e una corsa semplicemente inspiegabile. Fritz, Auger-Aliassime, il n°1 del mondo Daniil Medvedev. Il servizio che va come un treno, il rovescio a una mano che alterna perfettamente back e accelerazioni, una gestione serena ma solida delle partite. Roba da chiederti: “Ma questo, da dove esce?”.
Bene hanno fatto i sempre attenti organizzatori di Wimbledon a dare un occhio a ciò che succede sugli altri prati. E meglio ancora ha fatto coach Igor Sijsling, ex numero 52 ATP, ad ascoltare il consiglio di Raemon Sluiter (ex coach della Bertens) e mandare una e-mail all’All England Club. Oggetto: ci date una wild-card? Risposta: affermativo. E così, dopo la miracolosa corsa sull’erba olandese, per Tim van Rijthoven, campione ATP con classifica più bassa in questa stagione, si sono spalancate le porte del main draw di Wimbledon. Una fiducia ben corrisposta, visto che dopo le 5 partite vinte a s-Hertogenbosch sono arrivate anche le 3 a Wimbledon. Delbonis all’esordio, Opelka al secondo turno e Basilashvili oggi. Il tutto con una naturalezza di chi, a questo livello, più che da un mese, sembra starci da sempre. Davvero impressionante insomma la corsa di questo ragazzo sbucato dal nulla, del suo tennis incisivo e solido al servizio, delle sue traiettorie sicure col rovescio a una mano.
Wimbledon 2022, van Rijthoven in risposta a Basilashvili sul Campo 12
Una fioritura improvvisa, inaspettata. A chi gli chiedeva dopo il successo di Den Bosch chi volesse ringraziare, van Rijthoven rispondeva così: “La mia ragazza, la mia famiglia e la federazione olandese, che nonostante i tanti infortuni mi è stata sempre vicina”. Ci ha messo del tempo, questo ragazzo, anche perché ha dovuto oltre ai campi frequentare anche le camere d’ospedale. Negli ultimi 7 anni la lista sembra infinita: dai problemi al gomito a una lesione muscolare all'inguine, dai problemi alla schiena a quelli al polso – quest’ultimi che hanno necessitato poi di un intervento chirurgico.
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Tim van Rijthoven of Netherlands celebrates winning match point against Nikoloz Basilashvili of Georgia during their Men's Singles Third Round match on day five of The Championships Wimbledon 2022 at All England Lawn Tennis and Croquet Club on July 01, 20

Credit Foto Getty Images

Ma il talento è sempre stato lì e il tennis, nella sua imprevedibilità, ha confermato anche la sua natura: la luce, come spesso sparisce improvvisa, altrettanto spesso improvvisa può arrivare. E tutte le cose come per magia sembrano andare al loro posto. Una luce che vale un sogno. Perché dai club di periferia, dal mondo Challenger, dagli infortuni e dai dubbi, in un mese, Tim van Rijthoven passerà al campo centrale più famoso del mondo, a un assegno da 190mila sterline già in saccoccia e alla sfida al 20 volte campione slam Novak Djokovic. Da affrontare con lo stesso atteggiamento visto fin qui in queste incredibile otto partite: rilassato, sorridente e senza veramente, ma per davvero, nulla da perdere. Insomma: occhio a questo ragazzo.
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