Wimbledon, la finale femminile sarà Rybakina-Jabeur: Halep si arrende in due set

Una tennista nata a Mosca in finale nell'edizione bandita ai russi. Non esattamente ciò che si auguravano gli organizzatori di Wimbledon due settimane fa. Sarà, infatti, Elena Rybakina, russa naturalizzata kazaka a sfidare Ons Jabeur nell'epilogo del terzo Slam dell'anno. La prima ha eliminato Tatjana Maria 6-2 3-6 6-1, mentre la seconda ha regolato 6-3 6-3 la campionessa del 2019, Simona Halep.

Nei due precedenti conclusosi senza ritiro, la kazaka si è sempre spinta fino al terzo set, per poi perdere. Questa volta, però, Rybakina ha solo un passaggio a vuoto, nella parte centrale del secondo. Per il resto è lei a comandare gli scambi e a dominare col servizio con statistiche confortanti: 69% con la prima e 5 ace. Dall'altra parte Halep sporca la sua partita con addirittura 9 doppi falli e solo 12 punti su 32 vinti con la seconda. La n° 23 del mondo ne approfitta per mettere subito a segno il break in apertura, per poi confermarlo con un paio di prime imprendibili: 4-1. Il trend non si inverte, 6-3. Dopo 38 minuti Rybakina è 1-0.

La rumena è in crisi totale e subisce un ulteriore break in apertura con un sanguinoso doppio fallo. Rybakina, sul 2-1, sente la tensione e restituisce il favore con quattro gratuiti. Per la Halep è un'occasione irripetibile, ma la rumena perde nuovamente il servizio complice l’ennesimo doppio fallo. E' il segnale di resa. Sul primo match point la risposta di Elena Rybakina consegna alla kazaka la prima finale Slam in carriera.