Wimbledon, Matteo Berrettini costretto al forfait per Covid: tutti i suoi infortuni negli ultimi due anni
Aggiornato 28/06/2022 alle 15:07 GMT+2
WIMBLEDON - Negli ultimi due anni il n° 1 italiano ha dovuto fare i conti con diversi problemi fisici: dagli addominali alla mano destra fino al Covid che lo ha costretto al forfait alla vigilia dello Slam londinese
Una mazzata difficile da digerire. Inutile girarci attorno: Matteo Berrettini era uno dei principali candidati alla vittoria di Wimbledon, forte dei successi di Stoccarda e del Queen's. La positività al Covid riscontrata poche ore prima del debutto sul campo 1 contro il cileno Garin, purtroppo, è solo l'ultima delle tegole della carriera del 26enne romano che da quando è entrato nell'èlite del tennis mondiale si è tolto parecchie soddisfazioni ma ha anche dovuto fare i conti con diversi infortuni che gli hanno precluso la partecipazione a tornei importanti. Ripercorriamo insieme le sfortune dell'ultimo biennio dell'allievo di Vincenzo Santopadre.
Gennaio 2021, il forfait agli Australian Open
Un infortunio agli addominali rimediato nel finale del match di terzo turno contro il russo Khachanov costringe Matteo al ritiro prima della sfida valida per gli ottavi contro Stefanos Tsitsipas. Contro Khachanov il romano ha chiesto un Medical Timeout per un problema al costato, con gli addominali laterali sinistri massaggiati a lungo dal fisioterapista. Poi l'annuncio del forfait in conferenza stampa il giorno dopo.
Novembre 2021, sfumano le Atp Finals di Torino
Dopo la trionfale stagione sull'erba, coronata dalla prima finale con un italiano nella storia di Wimbledon e i quarti degli US Open, Berrettini, in campo con Zverev, rinuncia alle Atp Finals di Torino per il riacutizzarsi del problema agli addominali. Al suo posto subentra Jannik Sinner.
Marzo-Maggio 2022, addio Roma e Roland Garros
Matteo rialza ancora una volta la testa e dimostra di avere doti caratteriali, oltre che tecniche, fuori dal comune: centra la semifinale degli Australian Open (persa in 4 set con il futuro vincitore Nadal) e difende la top10. Il fastidio agli addominali lo ferma di nuovo ad Acapulco contro Paul, torna ad Indian Wells, ma niente da fare: la sfortuna ha un conto aperto. Un infortunio alla mano destra lo obbliga al ritiro al Masters 1000 di Miami, il giorno del debutto contro l’argentino Cerundolo. Si deve operare. Inizia un lungo periodo di stop, di quasi tre mesi, in cui salta quattro 1000 (Miami, Montecarlo, Madrid e Roma) e, soprattutto, il Roland Garros. Appuntamento sull'erba.
Giugno 2022, la tegola Covid
Come sulle montagne russe, dopo 84 giorni di inattività l'allievo di Santopadre torna e bissa i successi di Stoccarda del 2019 e del Queen's del 2021, diventando il quinto tennista con la migliore percentuale di vittorie sull'erba alle spalle di Federer, McEnroe, Djokovic e Laver. Nel mirino c'è Wimbledon, da difendere c'è una finale con lo spauracchio dei punti Atp che, comunque vada, andranno persi e, dunque, addio top10. Ed ecco il nemico più subdolo, proprio quando la tempesta sembrava passata: il Covid.
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