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Wimbledon, le dichiarazioni di Djokovic e Kyrgios post finale. Nole: "Aspetto notizie dagli USA"

Simone Eterno

Aggiornato 10/07/2022 alle 22:57 GMT+2

WIMBLEDON - Novak Djokovic supera 4-6 6-3 6-4 7-6 Nick Kyrgios e si conferma campione a Wimbledon per la 4a volta consecutiva! E' il 7° titolo qui all'All England Club, il 21° dello slam che lo riporta a -1 dal record di Rafael Nadal. Kyrgios si arrende alla sua prima finale Slam della carriera.

Novak Djokovic

Credit Foto Getty Images

dall'inviato a Wimbledon. Pomeriggio ricco di notizie poi con le conferenze stampa di Novak Djokovic, Nick Kyrgios e Goran Ivanisevic che hanno tutti parlato in sala stampa al termine della finale vinta dal tennista serbo, 7 volte campione qui a Wimbledon e con 21 tornei slam ormai in bacheca, a -1 da Nadal. Tanti i temi toccati. Kyrgios ha parlato ancora della pressione, Djokovic delle difficoltà e del futuro in ottica USA. Così come Goran Ivanisevic che ha parlato dei problemi di Nole post Australia. Qui i punti principali.

Le parole di Djokovic

Sono al settimo cielo. Questo torneo è extra-speciale per me perché è quello che guardavo da bambino. Non prendo nessuna vittoria per scontata e qui a Wimbledon ogni vittoria ha un sapore speciale. Ho sentito supporto e amore dal pubblico e ne sono grato. Non è un segreto che ogni giocatore voglia il sopporto del pubblico perché rende le cose più semplice soprattutto se devi superare un ostacolo.
SU KYRGIOS
Nick mette costante pressione quando è al servizio. É stato frustrante oggi vedere le palline passarmi di fianco e non poter far molto. É stata una finale di Wimbledon contro un giocatore che non aveva niente da perdere, ma al tempo stesso tutti sappiamo di cosa sia capace. Nel tie-break quando contava ho trovato il modo di leggere il suo servizio in un paio di situazioni e di fargli giocare un colpo in più.
SULLE DIFFICOLTA’
Quest’anno è iniziato nel modo che è iniziato. Per molti mesi ad inizio anno non mi sono sentito bene emotivamente. A Dubai ho sentito la pressione della situazione, del mondo e dei media riguardo alle questioni che conoscete. In campo non mi sentivo bene e ho realizzato che mi sarebbe servito del tempo per ritornare al massimo. Tutto quello che ha seguito l’Australia è stato un grande ostacolo da superare. Non è stato semplice chiudere quel capito per tutto quello che c’era intorno a me. Erano tante le cose che mi ricordavano quel tipo di situazione e c’è voluto un po’ per far schiarire la tempesta. Non sono quel tipo di cose che le spegni e fingi che non sia successo niente.
SULLA STAGIONE E SULLO US OPEN
Mi riposerò per le prossime due settimane e sto aspettando qualche buona notizia dagli Stati Uniti perché ci terrei molto a giocarci. Se non arriveranno, non credo che andrò a raccogliere punti nei vari tornei anche perché la mia presenza alle Finals dovrebbe essere quasi certa. Speriamo che arrivi qualche buona notizia dagli Stati Uniti. Un’esenzione? Sì, potrebbe essere quella ma non credo che mi verrà concessa. Piuttosto che cada l’obbligo vaccinale per l’ingresso, come già successo in altri paesi. Vedremo, se succederà per tempo proverò andare allo US Open altrimenti giocherò in Laver Cup e in Coppa Davis. Amo giocare per il mio Paese.
SU WIMBLEDON
Anche se l’Australia ho avuto molto successo, il Centre Court di Wimbledon è un posto speciale per me perché è sempre stato il mio sogno da bambino. Se dovessi giocare una sola partita direi che andrei in Australia per via del mio record, ma devo dire che qui a Wimbledon mi sto avvicinando molto. Sono imbattuto sul Centrale dal 2013 se non sbaglio.

Le parole di Nick Kyrgios

Sono molto dispiaciuto. Ho giocato alla grande il primo set, ma Djokovic è sempre molto composto in campo, non perde mai la calma ed è difficile così. Non c’è stato molto da fare. Mi sono messo nella posizione per provare a vincere, ma lui è sempre molto composto in campo, ripeto. Ha risposto ovviamente nel modo in cui sa rispondere.
SULLE DIFFICOLTA’ MENTALI
Penso di essermi impegnato molto in queste due settimane. Cos’altro posso fare di più? Sono rimasto in casa la maggior parte del tempo. Ho solo cercato di fare tutte le cose per bene, di mangiare bene, dormire bene. Non ho bevuto nemmeno una birra. Credo di essermi impegnato sul serio, di aver lavorato bene. Mi sono impegnato come non mai e non è comunque bastato. E questo fa male. E’ una sensazione che fa schifo. Certo che fa schifo. Sto ancora rigiocando dei punti nella mia testa, vorrei poter tornate indietro ma questo è, purtroppo.
SULLE DIFFICOLTA’ DI UNA FINALE SLAM
Stare qui mentalmente richiede tantissimo. Ho sentito tanto supporto, ma mentalmente è difficile. Quando arrivi qui hai un’infinità di gente che voglia che tu faccia bene e inizi a farti tante domande. Di nuovo l’altra notte ho dormito ancora pochissimo. Il peso che hai sulle spalle è enorme, come se giocare con Djokovic già non fosse un peso sufficiente. Sono andato in campo, ho perso la partita ma mi sono levato anche un peso dalle spalle. La sensazione pur avendo perso la partita adesso è anche di essermi levato un bel peso dalle spalle. Ero ovviamente super entusiasta di essere qui, ma non mi sono mai sentito, a dire il vero, bene. Ho solo sentito tanta pressione. C'è così tanta, tipo, ansia, pressione per fare o ottenere cose.

Le parole di Goran Ivanisevic

E’ stato un anno di merda. Per Novak ma anche per noi che gli siamo stati vicini. Quello che è successo in Australia non è stato facile da superare. In molti non l’avrebbero superato, non so in quanti sarebbero tornati a giocare a tennis. Rientrare è stato complicato, poi a Parigi Rafa ha giocato una partita migliore. Sono contentissimo per il suo 21esimo titolo, so cosa significa per lui. Lo merita. Lo merita davvero tanto.
SU KYRGIOS
Le partite con Kyrgios non si possono preparare. Kygios è un genio. Un autentico genio tennistico. Non sai mai cosa farà nel punto successivo, è impossibile preparare una partita perché nemmeno lui sa cosa farà nel punto successivo. Nick Kyrgios è un giocatore di tennis incredibile. Assolutamente indecifrabile.
SULLA STAGIONE
Adesso vado in vacanza. Hai presente quel film “la lunga estate caldissima”. La mia sarà una lunga estate di vacanza. Se poi qualcosa cambierà negli Stati Uniti, vedremo.
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