Angelo Binaghi, presidente della FITP, dopo il trionfo di Sinner a Wimbledon: "Siamo i più forti al mondo! Jannik può fare il Grande Slam"
Aggiornato 14/07/2025 alle 11:10 GMT+2
WIMBLEDON - Il momento d'oro del tennis italiano prosegue con il successo ai Championships di Jannik Sinner. Il presidente della FITP Angelo Binaghi, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha analizzato la vittoria del numero uno al mondo tra presente e futuro, togliendosi pure qualche sassolino dalla scarpa.
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Video credit: Eurosport
Il giorno dopo è ancora più bello: oggi tutti gli appassionati e gli addetti ai lavori del tennis tricolore si sono sicuramente svegliati leggeri, sorridenti e desiderosi di tornare alla propria quotidianità con negli occhi, però, ancora l'impresa di Jannik Sinner. In questo enorme gruppo di persone non può mancare il Presidente della FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel) Angelo Binaghi, alla guida della Federazione dal 2001 e che ora sta vivendo in prima persona il momento d'oro del tennis del Belpaese. Un momento d'oro suggellato dal primo successo italiano nel giardino nobile di Wimbledon. Leggiamo le parole rilasciate da Binaghi ai colleghi della Gazzetta dello Sport.
IL VALORE DELLA VITTORIA DI SINNER
"È una grande vittoria, una delle più importanti in assoluto, per il valore del torneo e per il fatto che nella storia del tennis italiano qui a Wimbledon non avessimo mai vinto. Abbiamo un fenomeno, e lo sapevamo, ma in questo momento credo sia importante sottolineare che non si tratta di un caso isolato. L’Italia ha una corazzata. Abbiamo Jasmine Paolini che ha vinto a Roma; possiamo contare su Lorenzo Musetti che è numero 7 del mondo e che speriamo davvero possa qualificarsi alle Atp Finals di Torino; abbiamo Flavio Cobolli che entra nei primi 20 del ranking mondiale, Matteo Berrettini da recuperare e Lorenzo Sonego che continua a fare grandi risultati negli Slam. Insomma, abbiamo 8-10 giocatori che il mondo ci invidia, dobbiamo esserne orgogliosi".
LA FINALE SINNER-ALCARAZ E LO SPETTRO DI PARIGI
"Se ci pensate non ci sono stati momenti nei quali Alcaraz ci ha fatto temere che la partita potesse girare a suo favore. Abbiamo vinto alla grande: dopo il primo set, quando Jannik ha ripreso a servire bene, lo ha tenuto a distanza. Per fortuna nel game del 5-3 del quarto set, Alcaraz ha vinto senza problemi, così abbiamo potuto servire per il match senza brutti ricordi o strane sensazioni, cosa che invece è tristemente accaduta al Roland Garros. Penso spesso che se non avessimo giocato così bene quei tre punti che hanno portato Jannik sullo 0-40 a Parigi, oggi avremmo uno Slam in più... Del resto questo è lo sport del diavolo, uno sport maledetto".
IL GIUDIZIO SU JANNIK SINNER
" Jannik Sinner è una persona straordinaria, irripetibile, soprattutto come educazione, ed è una delle persone più intelligenti che io abbia mai conosciuto. Prima ancora di essere il campione del mondo del nostro bellissimo sport è un grande uomo, che ha la fortuna di avere avuto una famiglia che lo ha cresciuto con dei valori. Per cui noi siamo doppiamente fortunati, è evidente che sia per tutti un esempio anche fuori dal campo e lo abbiamo visto anche in queste due settimane a Wimbledon. Credo inoltre che abbia tutto per fare il Grande Slam nei prossimi anni. Una volta c’erano Djokovic o Nadal, c’erano quelli che vincevano sempre, adesso c’è Jannik Sinner".
L'ESPLOSIONE DEL TENNIS ITALIANO
"Con questo strepitoso successo si compie un ciclo, un ciclo in cui abbiamo vinto tutto. Ci abbiamo messo 25 anni, ma ci siamo riusciti. Eravamo il brutto anatroccolo del tennis mondiale, tra le nazioni con una tradizione tennistica eravamo quella messa peggio, adesso siamo indiscutibilmente i più forti del mondo, soprattutto nel settore maschile. Questo è l’epilogo di una bella storia di ristrutturazione, che non è stata frutto solo del coraggio e di qualche buona idea. Questa è la più grande vittoria possibile e siamo esageratamente felici, stiamo vivendo una favola".
LA FEDERAZIONE POVERA PRESA E REIVENTATA
"Confermo, soprattutto oggi, che è stata una fortuna prendere la Federazione in difficoltà economica. C’è qualcuno che adesso vorrebbe farci diventare di nuovo così poveri, cercheremo di difenderci e di trovare le condizioni per provare ad andare avanti, perché credo si possano fare ancora grandi cose con questa generazione giovane di ragazzi di ragazze e in questo clima straordinario. Il nostro sport sta dando tanto a questo Paese, da sport di nicchia è diventato uno sport di massa, è seguitissimo anche in tv e sempre più praticato".
IL PROGETTO "ROMA QUINTO SLAM"
"È un momento in cui occorre un attimo riflettere: bisogna capire quali siano gli amici e quali i nemici della crescita del tennis italiano, bisogna capire quali siano le regole a cui dovremmo sottostare e se sarà necessario ridimensionare i nostri obiettivi, se vale la pena continuare oppure chiudere così in bellezza... Bisogna capire tante cose, ma adesso godiamoci questa immensa vittoria, poi vedremo che cosa maturerà".
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