Jasmine Paolini fuori al secondo turno di Wimbledon 2025: la finalista della passata edizione si arrende in rimonta a Rakhimova
TENNIS, WIMBLEDON - Jasmine Paolini si arrende al 2° turno di Wimbledon 2025 rimontata da Kamilla Rakhimova. La russa s'impone per 4-6 6-4 6-4 centrando così il terzo turno. Per Paolini fatale un punto 'già fatto' e che l'avrebbe mandata 4-2 nel secondo set. Eliminata dunque la finalista del singolare femminile della passata edizione.
La delusione di Jasmine Paolini nel secondo turno a Wimbledon 2025
Credit Foto Getty Images
dall'inviato a Wimbledon. Il tennis è fatto anche di momenti. Anzi, è fatto soprattutto di momenti. E uno, quest'oggi, è stato fatale a Jasmine Paolini. 6-4 e 3-2 in suo favore, servizio Rakhimova, 30-40. Dopo un lungo scambio, Jasmine riesce a trovare il varco giusto per attaccare e mettere l'avversaria all'angolo: Rakhimova alza disperata la palla in difesa, ma a campo aperto Paolini appoggia la volée alta in corridoio. Sarebbe stato break, 4-2 e servizio Paolini. Avremmo, probabilmente, assistito a un altro finale.
E invece, proprio da quell'occasione sprecata, Jasmine Paolini ha perso un po' il filo del suo discorso. E, al tempo stesso, Kamilla Rakhimova, che già aveva in ogni caso lanciato segnali per tutto il primo set, ha trovato il modo di farsi ancor più solida e crederci ancora di più.
E' iniziata lì la rimonta - vincente - della tennista russa, capace dopo più di due ore di battaglia di imporsi sulla finalista della passata edizione di questo torneo. Un 4-6 6-4 6-4 amaro per Paolini, perché di fatto, nonostante tutto, questa partita sembrava essere in suo controllo.
Lo era stata nonostante già nel primo set, sul 5-3 e servizio Paolini, Jasmine non fosse riuscita a chiudere il set, subendo un controbreak che solo le successive sbavature al servizio della russa le permettevano effettivamente di portarsi a casa il primo parziale per 6 giochi a 4.
Un set preso sul più bello che sembrava tranquillizzare Paolini e, di contro, metteva all'angolo una giocatrice che fa sì della lotta e della regolarità il suo marchio di fabbrica, ma al tempo stesso che si era trovata di fronte una giocatrice alla fine più forte di lei nei fondamentali. Paolini però, quell'incisività col dritto in particolare, è andata a perderla pian piano nella partita. E, come su una bilancia, tutto ciò che Jasmine lasciava per strada andava a ingrossare il bottino della russa, che dagli errori di Paolini trovava carburante per alimentare il suo solido gioco dal fondo.
È finita così con i ruoli invertiti. Quelli di una Paolini che dal potenziale 4-2 e servizio si è fatta sfuggire di mano la partita, lasciandola sulla racchetta di una Rakhimova invece, dal canto suo, brava a crederci e a sfruttare un tarlo evidentemente entrato nella testa della finalista 2024.
L'azzurra lascia così per strada i 1300 punti della finale conquistata qui lo scorso anno, perdendo già adesso 3 posizioni e scivolando al n°8 virtuale della classifica WTA. Ma, al di là di questo, Jasmine conferma le difficoltà, almeno a livello Slam, nel riproporre quella continuità fatta vedere lo scorso anno: tra Melbourne, Parigi e Londra, Paolini non è mai riuscita ad aggunatre quest'anno nemmeno i quarti di finale. Peccato, perché la sensazione è che un po' più di strada, qui, a Wimbledon, si potesse effettivamente fare.
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