Paolini dopo il trionfo agli Internazionali d'Italia: "Mattarella? Che onore! Nei primi game cercavo di non guardare in tribuna"
Aggiornato 17/05/2025 alle 20:48 GMT+2
WTA ROMA - Le parole dell'azzurra dopo la vittoria in finale contro Gauff: "Ogni volta che scendo in campo, lo faccio con gioia, con passione. Ho fatto della mia passione il mio lavoro. E questa è una gran fortuna. Non so se sono la più forte. Io cerco di trovare delle soluzioni. A volte ci riesco, altre no"
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(dall'inviato a Roma) - Jasmine Paolini scrive una delle più pagine più belle della storia del tennis italiano: sul Centrale di Roma la toscana batte in finale Coco Gauff 6-4 6-2 e diventa la seconda azzurra a vincere il titolo femminile agli Internazionali d'Italia dopo Raffaella Reggi nel 1985 (che però aveva alzato la coppa a Taranto). Si tratta del secondo successo in un 1000 dopo quello vinto a Dubai nel 2024 per Jas che da lunedì tornerà n° 4 del mondo (suo best ranking), scavalcando la regina della terra rossa Iga Swiatek. Ecco le parole di Paolini nella conferenza post-match:
Ogni volta che scendo in campo, lo faccio con gioia, con passione. Ho fatto della mia passione il mio lavoro. E questa è una gran fortuna. Non so se sono la più forte. Io cerco di trovare delle soluzioni. A volte ci riesco, altre no.
Sulla presenza di Mattarella in tribuna
Quando ho letto la notizia ho pensato 'Speriamo di fare una bella partita'. Ovviamente ho sentito un po' di senso della responsabilità, alla fine pensavo anche di scendere in campo e dare il meglio. Nei primi game non mi sono nemmeno girata verso la tribuna (ride ndr.). Mi sono detta 'rimani concentrata'. E' stato un onore averlo avuto in tribuna. Siamo andati al Quirinale con le due squadre italiane. E' stata un'emozione grande incontrarlo dopo la partita con la coppa".
Sulla prestazione con Gauff e il ritorno al n° 4
Oggi ho limitato gli errori, mi muovevo bene, riuscivo a muovere la palla. Sicuramente una delle migliori prestazioni in carriera. Sono entrato in campo tranquilla e con le idee chiare. Il braccio andava veloce e le gambe pure. Nemmeno se fossi rimasta con Furlan mi aspettavo di tornare così in alto subito".
Sulla famiglia
Sono contenta di com'è la mia famiglia, una grande grazie a loro. Mi hanno lasciato la libertà di scegliere
Sul paragone con Schiavone, Pennetta e Vinci
Confrontare il palmares ha poco senso. Sicuramente 2/3 anni fa non mi sarei aspettata questi risultati. Ad inizio carriera mi sembravano distanti, ora sto scrivendo la mia storia. Sono felice, mi sto divertendo. Spero di stare a questo livello a più lungo possibile.
Sul Roland Garros
"Non credo di essere la favorita. Cercherò di fare quello che posso. L'anno scorso è andato bene".
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