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Gabriele Rossetti: "Non ho mollato mai. Piattello dopo piattello ho realizzato un sogno"

DaLaPresse

Aggiornato 13/08/2016 alle 21:56 GMT+2

Il 21enne poliziotto toscano commenta così l'oro nello skeet: "Sono stato freddo non ho mollato mai. Un piattello alla volta e mi rendevo conto sempre di più di potercela fare. Alla fine è andata".

2016, Gabriele Rossetti, LaPresse

Credit Foto LaPresse

Sono stato freddo non ho mollato mai. Un piattello alla volta e mi rendevo conto sempre di più di potercela fare. Alla fine è andata.
Lo dice Gabriele Rossetti dopo la medaglia d'oro nello skeet ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro.Gabriele dice di non aver pensato al padre Bruno che 24 anni fa a Barcellona 1992 vinse la medaglia di bronzo.
"Mi sono concentrato solo sul colpire un piattello alla volta ora realizzo che ho portato un altra medaglia in casa". Il pensiero va anche alle compagne di squadra Diana Bacosi e Chiara Cainero, oro ed argento sempre nello skeet. "Ieri hanno vinte le mamme oggi un figlio? Abbiamo una squadra fortissima ora mi farò subito un selfie con loro".
Nella vita di Rossetti c'è molta Francia. Transalpini di nascita sono i genitori come pure i suoi compagni di allenamento seguiti dal padre e la sua squadra di calcio del cuore ovvero il Paris Saint Germain. "Ma io sono nato a Firenze ed il mio cuore è italiano al 100%", mette subito in chiaro. E nonostante la vittoria Rossetti, che dice di amare le sfide, non è ancora sazio di vittorie.
Ora mi riposo un po' poi ho ancora il campionato italiano e la finale di coppa del mondo. Voglio ripartire più forte di prima anche se più di così non è facile
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