Senna inquinata: tra vomito e critiche, cosa ci ha detto la contestata giornata del Triathlon

GIOCHI OLIMPICI PARIGI 2024 - Reazioni molto differenti tra i vari atleti impegnati nelle prove maschili e femminili nel fiume Senna. Un canadese ha vomitato 10 volte, ma ha affermato "Nessun rimpianto, lo rifarei". Un'atleta belga attacca: "Speriamo non si ammalino in troppi".

Polemiche, pareri, confronti. Mercoledì 31 luglio passerà alla storia come il primo giorno del Triathlon sulla Senna di Parigi. E dopo tutti i rinvii dei giorni scorsi, i problemi legati all'inquinamento, le critiche della stampa, era importante avere un riscontro da parte dei protagonisti della sfida: i triatleti che oggi hanno gareggiato.

UN CANADESE HA VOMITATO 10 VOLTE

Incredibile la storia del canadese Tyler Mislawchuk, 29 anni, che è diventato virale per essere stato visto fisicamente male in diretta TV dopo aver concluso al nono posto con un tempo di 1 ora, 39 minuti e 41 secondi. "Non sono venuto qui per arrivare tra i primi 10, ma ho dato tutto quello che avevo", ha dichiarato in seguito ai media canadesi. "Ci ho provato, non ho rimpianti, lo rifarei, anche se ho vomitato 10 volte". "Per me, è tutto ciò che avevo", ha detto Mislawchuk. "La mia terza Olimpiade, l'ultima. Con l'infortunio e tutte le cose che sono successe, è stata una gioia partecipare e chiudere tra i primi 10. La Senna non era pulita, ma lo rifarei'". Uno spirito olimpico che va oltre le polemiche.

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SENNA INQUINATA, C'è PAURA

Di ben altro avviso il resoconto di Jolien Vermeylen, triatleta belga. Arrivata 24esima al traguardo, la rappresentante del Belgio ha ammesso di essere preoccupata: "Ho bevuto molta acqua, quindi sapremo domani se starò male o no. Ovviamente non ha il sapore di Coca-Cola o Sprite. Mentre nuotavo sotto il ponte, ho annusato e mi sono detta 'non pensare troppo'.". "La Senna è sporca da cento anni, quindi non si può dire che la sicurezza degli atleti sia una priorità”, si è lamentata la belga.

Marten Van Riel e Tyler Mislawchuk alla fine della frazione di nuoto della gara di Triathlon nella Senna

Credit Foto Getty Images

La sua teoria è chiara: gli organizzatori dei Giochi Olimpici non potevano annullare la gara. "Se la corsa non avesse avuto luogo, sarebbe stato un peccato per l'organizzazione, per Parigi, per la Francia. Era oggi o mai più, e non potevano nemmeno annullare del tutto la corsa. Ora non resta che sperare che non ci saranno troppi atleti malati. Ho preso i probiotici, ho bevuto il mio Yakult, non potevo fare di più, avevo l'idea di non bere acqua, ma ne ho bevuta troppa", si è rammaricata.

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Video credit: Eurosport

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