Mondiali tuffi grandi altezze: De Rose è 9° dopo due sessioni; comanda Hunt, 6° Duque

La prova più spettacolare dei Mondiali di Budapest va in scena da un palco alto 27 metri: la piattaforma dei tuffi dalle grandi altezze nell'incantevole scenario di Batthyany Square. Sullo sfondo il Parlamento di Buda, in palio una medaglia d'oro a ottanta chilometri orari di volo, coefficiente massimo 2.8, dentro una piscina profonda 6 metri.

Alessandro De Rose si presenta da vincitore, cinque giorni fa e per la prima volta, di una prova World Tour battendo tutti gli americani a Polignano a Mare. De Rose, 16° due anni fa ai Mondiali di Kazan, rompe il ghiaccio con un doppio salto mortale indietro in avvitamento che gli vale l'11° posto nella prima sessione di tuffi obbligatori. Poi c'è Orlando Duque, 42 anni, il mito delle grandi altezze, demiurgo della disciplina, che chiude a pari merito con De Rose.

Nella seconda sessione di tuffi liberi, Alessandro De Rose centra un notevole 101,05 in doppio avvitamento; Duque risponde con doppio salto mortale rovesciato in 4 avvitamenti e sarà sesto del primo giorno perché intanto il 6 volte campione delle World Series e medaglia d'oro di Kazan, il britannico Gary Hunt, incanta Batthyany Square con un in triplo indietro in 4 avvitamenti che gli vale 132,60 punti e 205,40 in testa alla graduatoria di oggi. Era il tuffo dal coefficiente più difficile (5.2) alle spalle del 5.3 tentato da Igor Semaskho, ma fallito sia in rotazione che in tuffo preparatorio (barani mezzo avvitamento) con un'azzardata entrata cieca.