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Tuffi grandi altezze, Gwangju 2019: Gary Hunt conquista l’oro. Quinto un ottimo De Rose

DaOAsport

Pubblicato 24/07/2019 alle 09:18 GMT+2

Dal nostro partner OAsport.it

Alessandro De Rose

Credit Foto Getty Images

Cala il sipario sui Mondiali dei tuffi dalle grandi altezze. A chiudere il programma è stata una bellissima finale maschile, che ha premiato il britannico Gary Hunt, alla sua seconda medaglia d’oro iridata della carriera. Hunt era il grande favorito della vigilia, avendo dominato la stagione nelle World Series, ma era costretto a rimontare dopo il quarto posto delle prime due rotazioni.
Hunt ha vinto con un punteggio totale di 442.20 punti, grazie soprattutto ad un incredibile triplo indietro con quattro avvitamenti da 156 punti. Cinque dieci per il britannico, che ha sfiorato la perfezione anche nell’entrata in acqua. Un vero e proprio capolavoro per Hunt, che torna sul gradino più alto del podio per la seconda volta dopo quella nel Mondiale del 2015
A cedere lo scettro è stato Steve Lo Bue. L’americano non riesce a confermarsi campione, ma conquista la medaglia d’argento, chiudendo con un punteggio di 433.65. Allo statunitense è mancato qualcosa con l’ultimo tuffo (quadruplo indietro con due avvitamenti da 119.85), subendo il sorpasso di Hunt.
Medaglia di bronzo per Jonathan Paredes. Una bellissima gara quella del messicano, che sfiora anche l’argento, avendo totalizzato 430.15. Ai piedi del podio il ceco Michal Navratil, che perde una posizione rispetto alla prima giornata, terminando la sua prova con 380.80 punti.
Tra i primi cinque del mondo c’è anche un ottimo Alessandro De Rose. Davvero bravissimo il calabrese, che non riesce a confermare il bronzo di due anni fa, ma è ancora una volta protagonista di una bellissima prestazione, che lo conferma ai vertici della specialità. Qualche piccola sbavatura in entrata sia nell’obbligatorio, sia nel tuffo libero (triplo indietro con tre avvitamenti), che hanno portato ad un totale di 378.90 punti, vicinissimo dunque al quarto posto.
Il terzo non era il tuffo che di solito so fare. E’ il mio tuffo migliore e ci prendo dei voti più alti, però sono stato costante e sono contento. Il quarto posto era alla portata, gli altri tre in questa gara sono stati superlativi. Hunt e Lo Bue imprendibili, Jonathan Paredes è prendibile perché abbiamo lo stesso coefficiente, però ha saltato meglio
E’ bello far parte di un evento del genere. Mi sento orgoglioso di essere stato tra i protagonisti di una gara dove ce le siamo date di santa ragione. Questo Mondiale me lo sono goduto in pieno. E’ un viaggio che inizia nel 2018 con una caduta e una lenta ripresa quest’anno. Tanti giorni in palestra e tanta sofferenza. Anche questo è bello e adesso posso gioire, orgoglioso di quello che ho fatto
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