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Addio a Mattia Debertolis, si è spento dopo due giorni di agonia per un malore durante la prova di orieteering ai World Games 2025 di Chengdu
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Aggiornato 12/08/2025 alle 14:49 GMT+2
ORIENTEERING - Mattia Debertolis è mancato a soli 29 anni per un malore sofferto durante una prova dei World Games 2025 a Chengdu, in Cina. L'atleta trentino era stato immediatamente soccorso e ricoverato in ospedale, ma non sono servite le cure di un'equipe medica all'avanguardia. Nella giornata di ieri, lunedì 11 agosto, aveva ricevuto il sacramento dell'estrema unzione dal vescovo locale.
Mattia Debertolis durante una prova di orieteering (foto FISO)
Credit Foto From Official Website
Mattia Debertolis non ce l'ha fatta. Ha detto addio a soli 29 anni, dopo tre giorni di agonia in ospedale per un malore accusato durante la prova di orieteering ai World Games 2025 a Chengdu, in Cina. L'atleta trentino si era accasciato lungo il percorso, probabilmente anche a causa delle altissime temperature (oltre 40°C) chiedendo l'intervento dei soccorsi. Il ragazzo è stato trasportato d'urgenza in una struttura ospedaliera ma le sue condizioni sono sembrate subito molto gravi.
Nonostante l'intervento di un'equipe medica all'avanguardia e l'arrivo di un luminare cinese, Debertolis non ha risposto in maniera positiva alle cure e nella giornata di ieri, lunedì 11 agosto, aveva ricevuto il sacramento dell'estrema unzione da parte del vescovo della comunità cristiana locale, arrivato dopo un viaggio di due ore.
"Debertolis - si legge nel comunicato ufficiale della federazione - è stato assistito fino in fondo dalla madre Erica, dal fratello Nicolò, dal resto della famiglia in Italia con il papà Fabio, la compagna Jessica, i nonni, dal presidente della sua società Gabriele Viale, dal CT Stefano Raus e dai suoi compagni di squadra Francesco, Anna e Caterina, da Alessio Tenani e Riccardo Scalet, da tutta la governance della IOF e dal Comitato Organizzatore dei World Games, dai medici e dagli infermieri dell’Ospedale di Chengdu, dai rappresentanti del Governo italiano in Cina, dal nostro amore e da quello di chi ti ha conosciuto ovunque nel mondo".
Gli atleti della MTB O, impegnati nelle competizioni mondiali in Polonia, indosseranno il lutto al braccio in onore e in memoria dell'atleta azzurro per volontà della famiglia di Mattia e in accordo con il Consiglio Federale.
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