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Lo sport femminile scrive la storia: legge approvata, riconosciuta la maternità alle atlete

Giulia Cicchinè

Pubblicato 24/12/2017 alle 16:00 GMT+1

La legge sulla maternità è stata approvata: dal 2018 sarà stanziato un fondo per le mamme-atlete. Un risultato storico che apre le porte a nuovi cambiamenti nel mondo dello sport imn rosa, per una parità di doveri e diritti anche sui campi di gioco.

Cagnotto - Dallapè pancione

Credit Foto Instagram

Un momento storico per lo sport, soprattutto quello in rosa che oggi aggiunge un tassello importante alla sua storia.
È stato approvato con voto definitivo in legge finanziaria alla Camera il provvedimento che consentirà alle atlete madri di avere un fondo a tutela della maternità
Facciamo un passo indietro, questa legge voluta e rincorsa per anni da leghe e associazioni dello sport femminile, nasce per l’esigenza di garantire un sostentamento all’atleta che diventa mamma, ma che di fatto resta pur sempre un’atleta!
A livello pratico quindi, una donna che restava incinta, fino all’approvazione di questa legge, doveva mettere in pausa la propria carriera, anche per la saluta del bambino e di conseguenza rinunciare allo stipendio.
Fino a poco tempo fa, infatti, era inconcepibile il pensiero di una donna attiva nello sport che potesse anche diventare madre senza intaccare la propria carriera. Questo, da un lato per evitare di perdere la forma fisica e di dover rimandare il rientro all’attività, dall’altro per un fattore prettamente economico.
Tantissime infatti, le atlete che hanno dovuto attendere, o che avrebbero atteso, la fine della carriera prima di coronare il sogno di diventare madri.
Tutto questo fino ad oggi. Oggi il sogno di avere un figlio, può diventare realtà anche all’apice della carriera, grazie a questa legge finalmente approvata.
Il testo di legge riporta anche le cifre stanziate dallo Stato, utili già a partire dal 2018.
Il Ministero dello Sport guidato da Luca Lotti, con il sostegno della Presidenza del Consiglio e del Dipartimento Pari Opportunità ha permesso che, grazie al voto parlamentare, già dal 2018 le sportive italiane potranno contare su un’indennità che copra i mancati introiti dell’attività sportiva
Un fondo di due milioni di euro per il primo anno a crescere nel tempo, perché al fondo si aggiungeranno anche sostentamenti.
Ora manca solo ultimo tassello, ovvero la definizione delle modalità di accesso ai fondi ma tutto questo è già di per sé un traguardo storico che mira a decisioni anche più importanti.
Un esempio? La riforma della Legge 91, con lo scopo di non definire più atlete e atleti dilettanti, rendendoli, legalmente, professionisti con tutti i doveri e soprattutto i diritti che ne conseguono.
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