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Malagò si dimette da presidenza Coni? "Deluso da Dipartimento per lo Sport, parlerò con Draghi"

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Aggiornato 18/11/2021 alle 17:23 GMT+1

CONI - Il presidente Giovanni Malagò ha parlato con toni molto amareggiati al termine della Giunta del Comitato olimpico nazionale italiano e potrebbe anche dimettersi dal ruolo che ricopre dal 2013, secondo quanto riporta il Corriere della Sera. Nel mirino, tra le altre cose, c'è la riforma dello sport che depotenzierebbe lo status del Comitato.

Giovanni Malagò, luglio 2021 (Getty Images)

Credit Foto Getty Images

Giovanni Malagò ha perso la pazienza. Al termine della Giunta CONI svoltasi nella mattinata di giovedì, il presidente del massimo organo di governo sportivo italiano ha parlato con toni infuocati, mettendo del mirino l'operato del Dipartimento dello Sport. Una reazione che, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, potrebbe anche portarlo alle dimissioni da un ruolo che ricopre dal 19 febbraio 2013.
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Malagò: "Siamo andati a segno dappertutto: ora pensiamo a Pechino"

"Non abbiamo nemmeno un dipendente, i costi sono raddoppiati. È una follia. Sulla pianta organica non si trova soluzione e su questo il Coni è profondamente deluso dal comportamento del Dipartimento per lo Sport. Non ha giocato una partita in sintonia con le indicazioni del sottosegretario Vezzali che è una vittima di questa situazione. Il Dipartimento sta facendo ostruzione. È un rimpallare di lettere, il Dipartimento si è comportato in modo scorretto. Una vicenda sconcertante e penosa".
"Ho molto apprezzato l'impegno della Vezzali, ma il Dipartimento sapeva benissimo che oggi era la data finale per rispettare la data per emettere i bandi - ha aggiunto Malagò -. Dire che siamo sconcertati è poco, visto il prestigio del Coni e i risultati ottenuti. Il presidente del Coni ancora non ha una sola persona dipendente del Coni e faremo presente tutto questo al CIO. Non ho alternative di chiedere un appuntamento con Draghi e vedremo se possono confutare la realtà dei fatti. Gli dirò 'Presidente, come si può risolvere questa situazione?' Si tratta di un palese caso di incompetenza, sempre che non ci sia malafede. Sembra l'ultimo soldato cui hanno dato ordine di ammazzare tutti, ma non hanno avvertito che la guerra è finita. La Giunta ha emanato un documento su questa questione. Siamo l’unico ente pubblico al mondo che ha questa situazione. Devo invece ringraziare Sport e Salute, decisivo è stato il nuovo dg Diego Nepi, che tre minuti prima della Giunta ha mandato il documento per trasferire gli asset".

Vezzali: "Noi rispettiamo le regole"

Non si è fatta attendere la replica della sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali, che ha risposto così a Malagò: "Il Dipartimento per lo Sport ha sempre agito in sintonia con le mie indicazioni e, soprattutto, in conformità con le leggi dello Stato, nel pieno rispetto delle regole, che rappresenta uno dei valori fondanti dello sport. Il Dipartimento per lo Sport sulla pianta organica del Coni, ente pubblico, ha investito la Funzione Pubblica competente sul tema. Ieri questa ha dato il suo parere e noi lo abbiamo trasmesso al Coni invitandolo a proseguire con gli adempimenti, ferma la necessità del pubblico concorso, come da legge".
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