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Muore a 65 anni Bruno Arena: era un grande tifoso dell'Inter, ex allenatore di basket e fan della Pallacanestro Varese

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Pubblicato 28/09/2022 alle 18:43 GMT+2

E' morto a 65 anni Bruno Arena, il comico del duo Fichi d'India. La notizia è stata data dal figlio Gianluca su Instagram: "Non ero pronto, ma tanto non lo sarei mai stato. Buon viaggio papà… lasci un vuoto immenso". Tifava Inter, aveva allenato in A femminile di basket ed era un grande tifoso della Pallacanestro Varese, oltre ad amare molto la bicicletta.

Bruno Arena (foto Inter)

Credit Foto Twitter

Il mondo dello spettacolo è in lutto per la morte di Bruno Arena: 65 anni, faceva parte del duo comico "Fichi d'India" insieme a Max Cavallari. Nel 2013 Bruno subì un aneurisma che gli causò un'emorragia cerebrale: un'operazione d'urgenza gli salvò la vita, e dopo un lungo processo di ribilitazione ha fatto la sua ultima apparizione in pubblico lo scorso agosto.

Il calcio

Bruno amava molto lo sport: era tifosissimo dell'Inter, squadra che lo ha ricordato con un post social toccante ("Ti vogliamo ricordare così, felice mentre indossi i colori che ami. Ciao Bruno"). Una passione, quella nerazzurra, che lo accomunava a Max Cavallari tanto che in qualche occasione si sono definiti “Fichi d’Inter”.

Il basket

Non solo calcio però: Bruno era uno sportivo a tutto tondo. Diplomato ISEF, prima di essere comico Arena è stato insegnante di educazione fisica e allenatore di pallacanestro, in ambito femminile. Come racconta Varese News, A metà degli anni Ottanta, quando era alla guida della Carnini Gavirate, guidò la squadra sino a una inattesa e clamorosa finale scudetto giovanile nel campionato allieve. E collezionò anche qualche panchina in Serie A a Busto Arsizio, nella squadra in cui militava la star americana Teresa Weatherspoon.
Fu protagonista sugli spalti, al pari del suo collega Max Cavallari, dello scudetto della Pallacanestro Varese nel 1999: da grande fan, era spesso presente agli allenamenti della squadra e non mancava mai nelle iniziative - cene, presentazioni, la partita di addio di Cecco Vescovi - della società varesina.
Qualche anno fa è tornato al palazzetto e gli abbiamo consegnato una canotta della Pallacanestro Varese. Eravamo nel tunnel degli spogliatoi, prima della partita: gliel’ho data e ci siamo abbracciati. Poi i nostri sguardi si sono incrociati: aveva gli occhi lucidi e li avevo anch’io. È stato uno sguardo potente il suo, uno sguardo che diceva tutto, uno sguardo che parlava dell’amore di quest’uomo per la Pallacanestro Varese e per la pallacanestro in generale, ma anche dei bei tempi andati che non potevano più tornare". (Max Ferraiuolo, team manager della Pallacanestro Varese a varesenoi.it)

La bici

Anche la passione per la bicicletta ha accompagnato la vita di Bruno, anche se un paio di volte lo ha portato gambe all'aria, finendo al pronto soccorso. "A me è capitato di uscire in bici con lui" ricorda Renzo Oldani che coinvolse Arena nei Mondiali di ciclismo di Varese 2008 di cui il “fico d’India” fu testimonial e guidò una biciclettata a Capolago.
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