Nuovo DPCM: le restrizioni nel mondo dello sport
DaEurosport
Aggiornato 04/11/2020 alle 21:10 GMT+1
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in una conferenza stampa ha spiegato i provvedimenti del nuovo decreto in vigore da venerdì 6 novembre e che contiene misure anti-Covid ancora più stringenti per cercare di contenere la seconda ondata di contagi da coronavirus in Italia.
Giallo, rosso e arancione. Il dilagare dell'emergenza Covid costringe il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a classificare l'Italia sotto diversi colori a seconda della gravità della situazione. Una divisione che, per forza di cose, si riflette anche sul mondo dello sport (amatoriale, visto che quello professionistico non subisce grosse modifiche). Vediamo quali sono le regole a seconda della zona.
Zona gialla e arancione
- LE REGIONI "GIALLE" (criticità moderata): Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Toscana, Molise, Marche, Sardegna, Friuli Venezia Giulia
- LE REGIONI "ARANCIONI" (criticità intermedia): Puglia, Sicilia
L'attività sportiva sarà consentita all'aperto, purchè si rispetti la distanza di sicurezza di almeno due metri. Gli eventi sportivi di interesse nazionale, individuali e di squadra, restano consentiti. Saranno però CONI e CIP (comitato paralimpico) a decretare la rilevanza delle competizioni e non più le singole federazioni. Questi eventi dovranno tenersi a porte chiuse. Sono sospese le attività dilettantistiche di base e a carattere ludico-amatoriale. Chiuse piscine, palestre e centri sportivi analoghi. Consentita l’attività sportiva all’aperto nell’ambito di centri e circoli sportivi, pubblici e privati. Gli impianti sciistici saranno utilizzati per gare e sessioni di allenamento solo da atleti riconosciuti di interesse nazionale da CONI, CIP o in questo caso dalle rispettive federazioni.
Zona rossa
- LE REGIONI "ROSSE" (criticità e rischio alto): Calabria, Lombardia, Piemonte, Valle d'Aosta
Oltre alle restrizioni in atto nelle altre zone, sarà vietato svolgere attività sportiva anche nei centri sportivi. Restano permessi i campionati professionistici e dilettantistici di vertice. Per tutti gli altri, sarà possibile soltanto l’attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché nel rispetto della distanza di un metro da altre persone e con l'utilizzo della mascherina.
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