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Spadafora sul DPCM: "Sosterremo chi rischia di non riaprire più"

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Aggiornato 25/10/2020 alle 15:23 GMT+1

Con un post si Facebook, il Ministro dello Sport rassicura le attività più in difficoltà dopo questa seconda chiusura.

Vincenzo Spadafora - Ministro dello sport e delle politiche giovanili per il Governo Conte II - 2020 Imago

Credit Foto Imago

Dopo l'emanazione del'ultimo DPCM, sono state molte le reazioni di protesta alle restrizioni in arrivo. Una di queste riguarda il mondo dello sport, che di nuovo si vede chiudere palestre e piscine. Il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, però, tramite un lungo post su Facebook, prova a rassicurare tutti sull'arrivo - almeno - di misure di sostegno per chi rischia di non poter più ripartire con la propria attività.
Ecco quanto scrive il Ministro: "Purtroppo palestre, piscine, competizioni dilettantistiche (a esclusione di quelle nazionali), cinema, teatri, concerti, convegni, congressi, parchi divertimento, gite scolastiche, sale gioco, sale scommesse, bingo, discoteche e molte altre attività sono sospese, mentre bar, pub e ristoranti dovranno chiudere alle 18. Ho compiuto ogni sforzo possibile per evitare la sospensione delle attività, compresa l’emanazione solo tre giorni fa di un protocollo con regole ancora più stringenti. Purtroppo però non è servito a nulla perché i dati sono peggiorati e ancora una volta stavamo rischiando di andare verso il collasso del Sistema sanitario. Il numero di contagi quotidiano, di ricoveri in terapia intensiva e, purtroppo, di decessi legati al Covid 19 è arrivato a una soglia critica e allora il Governo ha dovuto assumere scelte difficili per limitare in modo significativo le occasioni di spostamento e di incontro".
L'attività delle palestre, però, nonostante il nuovo stop non viene demonizzata, anzi elogiat per come è stata svolta finora: "L’impegno e la responsabilità dimostrata dai gestori di palestre e piscine in questi mesi sono stati esemplari. So bene quanto abbiano investito anche con risorse proprie, nonostante le difficoltà e il calo delle iscrizioni, per continuare a far praticare sport in assoluta sicurezza".
Ed ecco dunque che arriva la parte saliente, quella di sostegno a chi potrebbe non farcela:
Già domani approveremo il decreto per sostenere con misure straordinarie tutto questo mondo che con la seconda chiusura rischia di non riaprire più:
- 800 euro indennità per novembre;
- 50 milioni di fondo perduto per ASD e SSD da erogare entro novembre;
- fondo perduto automatico per le Società Sportive Dilettantische con codici Ateco che ne avevano già usufruito.
"Mi auguro che il mondo dello sport possa riprendere il prima possibile perché, oltre al lato economico, è fondamentale per il benessere fisico e psicologico, e per tante ragazze e ragazzi rappresenta oltre che uno sfogo positivo e una passione anche un argine alla marginalità e all’illegalità".
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