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Marco Gradoni World Sailor of the Year a 15 anni: “Sogno le Olimpiadi e la Coppa America”

DaOAsport

Pubblicato 04/11/2019 alle 21:56 GMT+1

Dal nostro partner OAsport.it

Marco Grandoni - Velista dell'anno 2019

Credit Foto facebook

Nell’anno della scoperta di un giovane talento come il tennista Jannik Sinner, anche la vela butta nella mischia un ragazzino di 15 anni capace di ottenere un risultato che, sulla carta, lo proietta in un mondo fatto di immortali.
Marco Gradoni ha vinto il Rolex World Sailor of the Year. Un premio nato nel 1994 per celebrare il velista dell’anno. Scorrendo l’albo d’oro è tutto un susseguirsi di medaglie d’oro olimpiche come Ben Ainslie, Robert Sheidt, Torben Grael, Iker Martinez, Peter Burling, Santiago Lange, vincitori della Coppa America come Russel Coutts o del giro del mondo come Peter Blake. Accanto alla casella del 2019 ora c’è il nome di questo quindicenne capace di conquistare per tre anni di seguito il titolo di campione del mondo della classe Optimist, questo gli ha permesso di diventare il più giovane velista dell’anno della storia, il secondo italiano dopo Alessandra Sensini, scelta nel 2008 grazie alla quarta medaglia olimpica.

Come si assegna questo riconoscimento?

La Federazione mondiale della vela (World Sailing) sceglie un panel di candidati: partendo da questa lista c’è una doppia votazione: popolare e del comitato del premio. Tutti i pretendenti vengono convocati per la premiazione, che quest’anno si è tenuta a Bermuda. Anche Marco si è presentato, naturalmente accompagnato dalla mamma Anna.
Quando lo speaker ha fatto il mio nome non ho realizzato immediatamente quello che stava succedendo, non avrei mai pensato di vincere anche se ero ben contento di essere a Bermuda Non pensavo proprio di vincere il Rolex World Sailor of the Year, anche se sapevo che il mio circolo Tognazzi Marine Village, la Federazione Italiana Vela e l’associazione di classe Optimist si erano mobilitate per il voto popolare, ma secondo me non poteva bastare. Comunque resta un premio che si vince a terra, io voglio essere il migliore in mare. Ho già cominciato ad allenarmi sul 29er con Ettore Cirillo. Ci allena il mio allenatore di sempre Simone Ricci, siamo un gruppo di sei equipaggi. Spero nel giro di un anno di poter passare su una classe olimpica come l’acrobatico 49er o il più classico 470. Farò il salto solo se mi riterrò pronto, altrimenti meglio aspettare ancora un po’. Non voglio avere fretta”.
D’inverno si allena tutto il week end e a volte un giorno infrasettimanale. Nella bella stagione molto di più e quando finisce la scuola tutti i giorni, lui che frequenta il terzo anno del liceo scientifico al Plinio a Roma con gli insegnanti che sono sempre stati molto tolleranti con le sue assenze per le regate: "Una fortuna”.
Il sogno di ogni giovane velista è un giorno poter vincere le Olimpiadi, ed anche il mio, ma anche la Coppa America mi affascina, meno il giro del mondo dove la barca conta più dell’uomo. Sarebbe bello se mi invitassero a fare un giro su Luna Rossa; queste nuove barche che volano mi piacciono un sacco
Marco Gradoni se non avesse scelto la barca avrebbe giocato a Pallavolo e ha una passione per Cristiano Ronaldo: “E’ la dimostrazione che anche se sei il più forte devi sempre cercare di migliorare, ma sedersi sugli allori”. Il velista dell’anno 2019 guarda già lontano.
Stefano Vegliani
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