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Prada Cup, Ineos ed i New Zealand volevano violare il regolamento: Luna Rossa ha avuto ragione

DaOAsport

Aggiornato 18/02/2021 alle 13:53 GMT+1

PRADA CUP - Luna Rossa ha vinto un pesantissimo e importantissimo braccio di ferro ad Auckland. Una vittoria "legale", che manifesta la forza del sodalizio italiano non soltanto in mare ma anche a terra. America’s Cup Events (ACE) aveva proposto il rinvio, ma Luna Rossa ha fatto rispettare il regolamento.

Prada Cup, Luna Rossa

Credit Foto Getty Images

Luna Rossa ha vinto un pesantissimo e importantissimo braccio di ferro ad Auckland. Una vittoria "legale", che manifesta la forza del sodalizio italiano non soltanto in mare (dove conduce per 4-0 la Finale della Prada Cup contro Ineos Uk) ma anche a terra. America’s Cup Events (ACE) aveva proposto il rinvio di una settimana dell’atto conclusivo, adducendo motivazioni legate al lockdown di livello 2 in vigore nella capitale neozelandese fino a lunedì.
Motivazione troppo flebile, visto che non c’è una concreta emergenza sanitaria. Luna Rossa, nella sua posizione di Challenger of Record, ha giustamente voluto fare rispettare il regolamento che prevede la conclusione della Finale di Prada Cup entro mercoledì 24 febbraio. ACE si è dovuta inchinare, semplicemente perché Team Prada Pirelli aveva ragione: si torna in gara a partire da sabato 20 febbraio, Luna Rossa ha bisogno di altre tre vittorie per chiudere i conti. Non è assolutamente sbagliato affermare che Ineos Uk e Team New Zealand volessero violare un regolamento definito da mesi.
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Alessandra Pandarese, consulente legale di Luna Rossa, ha spiegato le dinamiche di questo successo attraverso alcune dichiarazioni rilasciate alla testata neozelandese NZ Herald: "I protocolli su come affrontare le regate in caso di Covid-19 sono stati elaborati da tempo tra il Challenger of Record e ACE. Se vogliamo portare avanti questo evento dobbiamo attenerci ai protocolli sul piano di gestione Covid. Il primo è stato definito a novembre, abbiamo avuto un grande gruppo di persone del COR, delle autorità, di ACE che hanno lavorato insieme a questo protocollo.
Noi abbiamo quattro persone dedicate a questo e tutti sono a conoscenza di questi protocolli, in sui ci dice chiaramente che in caso di allerta di livello 1 e 2 (come sarà ad Auckland fino a lunedì, ndr) si possa regatare regolarmente, rispettando un certo protocollo. Non appena abbiamo avuto l’informazione che il livello di allerta era passato a 3 a 2, per noi era logico che l’evento si sarebbe svolto il giorno successivo (dunque già giovedì, ndr.)".
La legale ha poi aggiunto ai microfoni della Gazzetta dello Sport: "Il 24 febbraio è [l’ultimo giorno utile] proprio da calendario ed è previsto espressamente che non si possono rinviare le regate. Per la America’s Cup non esiste l’ultimo giorno ed è previsto che si debba andare avanti ad oltranza fino al completamento (sette vittorie necessarie per conquistare la Vecchia Brocca, ndr), per quello che riguarda la Prada Cup è chiarissimo nei regolamenti che il 24 è l’ultimo giorno possibile. C’è la regola specifica che al 24 vince il team che ha più punti a quella data".
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