Pit Stop: è Frédéric Sausset il vero vincitore della Le Mans!
DaEurosport
Pubblicato 20/06/2016 alle 14:59 GMT+2
Nuovo capitolo sulla nostra rubrica dedicata al mondo dei motori, stavolta incentrata tutta sulla 24 ore di Le Mans. Se sfogliamo le classifiche, l'italiano meglio posizionato in gara è Giancarlo Fisichella, bravo ad andare a podio nella categoria GTE Pro. Spazio anche ai giovani e alla delusioni di questa corsa. Infine non possiamo non parlare del vero vincitore della 24 ore di Le Mans: Sausset
Nuovo capitolo della nostra rubrica settimanale Pit Stop, questa volta interamente dedicata alla Le Mans. Del clamoroso successo di Porsche ne abbiamo parlato in lungo e in largo, Ma andiamo oltre, vediamo alcune curiosità che ci lascia questa storica e stupenda corsa.
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L'Italiano che si è messo in luce: Giancarlo Fisichella
Erano ben 19 i nostri connazionali al via alla Le Mans, suddivisi in tre categorie. Di questi solo uno è andato a podio. Chi? Naturalmente il nostro Giancarlo!
Fisico va veramente forte nei momenti in cui viene schierato. Tra la Ford GT del Team Ganassi e la Ferrari di Risi Competizione si instaura un duello spettacolare che dura praticamente 23 ore, tra sorpassi e controsorpassi. L'italiano fa la sua parte un gran bene, meno Vilander che, nell'ultima ora, è autore di un testacoda che per poco non manda fuori gara la vettura numero 82. Complimenti Giancarlo comunque per il secondo posto finale nella categoria GTE pro.
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La delusione: Audi
Aveva chiuso in testa l'ultima giornata di testa sul circuito francese qualche settimana fa, a Le Mans invece è stata la grande delusione. Parliamo di Audi, di quel marchio che questa gara l'ha vinta per 13 volte, ma che nelle ultime due stagioni ci ha capito ben poco. Anche nell'edizione 2016 è stata subito fuori gara, ringraziando il povero Nakajima per il podio totalmente immeritato.
La storia da raccontare: Sausset è il vero vincitore della Le Mans
Se ne è raccontato e tanto in questo weekend, ma è giusto così. Parliamo di Frédéric Sausset, 47 anni e manager d'impresa. Quest'uomo ha sempre avuto un sogno: correre la Le Mans. Nel 2012 ce la stava facendo: trova la macchina, i fondi, gli sponsor. Poi un piccolo taglio sul dito, roba da nulla, che si trasforma in un inferno: lo streptococco di tipo A si diffonde in men che non si dica e Frédéric è costretto a perdere gli arti. Gli vengono amputate braccia e gambe, oltre al gomito e al ginocchio. Lui però continua a lavorare e a sognare la Le Mans.
Quattro anni dopo eccoci qui. Trova un prototipo da guidare modificato apposta per le sue caratteristiche, gli sponsor arrivano, il team è in grado di farlo gareggiare. Si parte! Box 56, quello per le auto considerate "fuori Gara". Corre la Le Mans su tempi di tutto rispetto, 38 alla fine, è un trionfo.
Il giovane: Stephane Richelmi
E' il più giovane sul gradino più alto del podio. Parliamo di Stephane Richelmi, 26enne monegasco, che i più esperti ricorderanno per qualche stagione corsa, incolore, in GP2. Richelmi si è tolto la soddisfazione di stravincere nella categoria LMP1. Insieme ai compagni di viaggio Lapierre e Menezes, Stephane ha trionfato con quasi un giro di vantaggio sull'Oreca di Rusinov-Stevens e Rast. E' il primo successo importante della sua carriera.
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