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Prosegue la maledizione Toyota alla Le Mans: da favorita a fuori gara dopo 10 ore

Fabio Psoroulas

Aggiornato 19/06/2017 alle 09:57 GMT+2

Era la favorita assoluta in seguito alla clamorosa sconfitta dell'edizione 2016 e lo sfavillante inizio di stagione del WEC. Dopo la pole e il record della pista, Toyota partiva per trionfare alla 24 Ore di Le Mans, sfatando il tabù che la vedeva mai vincente nella gara più famosa del mondo. Invece una debacle totale, con tutte e tre le vetture eliminate dopo meno di 11 ore di corsa.

Ein Toyota wird abgeschleppt in Le Mans

Credit Foto Getty Images

Se l'anno scorso era stata una delusione improvvisa, durissima da digerire, l'edizione 2017 è stata una disfatta difficilmente dimenticabile. Parliamo di Toyota che, dopo il clamoroso epilogo del 2016, si presentava alla Le Mans con ben 3 vetture, vogliosa di dimostrare al mondo il suo strapotere e pronta finalmente a vincere la gara più famosa sulla faccia della terra.

La debacle Toyota alla Le Mans 2017

E invece cosa è accaduto? Semplice: il marchio giapponese si è ritrovato fuori gara dopo solo 10 ore di corsa effettuate. E' stata una notte incredibile, nel vero senso della parola, per tutte e tre le TS050 in pista.
Il primo inconveniente è arrivato alla vettura numero 8 prima delle 23, quando Buemi, che era terzo nella generale, è entrato ai box per un problema al freno anteriore destro. Per mettere a posto il danno si è persa oltre un'ora, e così la vettura è rientrata in pista in 54ma posizione, ormai fuori gara.
Poi in mezz'ora, dall'una di notte in poi, entrambe le altre macchine in gara si sono fermate addirittura a bordo pista. Prima è toccata proprio alla Toyota che era in testa, che stava dominando la corsa con oltre 2 minuti e 17 secondi di vantaggio sulla prima Porsche in classifica: Kobayashi si è ritrovato senza frizione, con il cambio bloccato, costretto successivamente a fermarsi con la trasmissione fuori uso. Una delusione incredibile per tutto il box, che però mai si sarebbe aspettato anche il terzo KO in poco più di due ore: Lapierre, mentre effettuava la chicane Dunlop, è stato urtato da una Manor LMP2, finendo nella ghiaia. Il crash gli ha danneggiato il retrotreno, squarciando la posteriore sinistra. Il pilota ha provato in tutti i modi a rientrare ai box, fermandosi però a 600 metri e parcheggiando la sua vettura tra lo stupore generale. Alla fine quindi Toyota è riuscita ad arrivare in fondo con la vettura di Buemi-Davidson-Nakajima nona nella generale, distanziata una vita dalla Porsche vincitrice.

La maledizione continua

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E così continua la maledizione Toyota alla Le Mans. La prima edizione a cui ha partecipato era quella del 1985, e in questi 32 anni sono stati raccolti appena due secondi posti, uno nel 1992, l'altro sette anni dopo. Un tabù che sembrava sfatato lo scorso anno, fino a quando a cinque minuti dalla fine il povero Nakajima ha alzato bandiera bianca, dopo aver dominato per tutte le ultime ore della corsa. Nel 2017 un epilogo completamente diverso, una sconfitta sotto tutta la linea, con la vettura assolutamente più veloce di tutta la concorrenza ma anche più fragile e inaffidabile. E pensare che era arrivata la pole con record della pista, ma la voglia di spaccare il mondo si è placata dopo meno di 11 ore di gara.

Solo una vittoria del Giappone nella 24 Ore

Il Giappone, nonostante una storia nel motorsport da far invidia al mondo intero, non ha mai fatto grandi cose alla Le Mans. L'unico successo è targato Mazda e risale addirittura al 1991. Una vita fa. Toyota aveva tutte le carte in regola per tornare al successo, con un progetto serio, tanto budget a disposizione e dei piloti veloci e vogliosi di mettersi in mostra. Ma alla fine la vittoria, anche stavolta, non è arrivata. Alexander Wurz , DS Toyota ed ex pilota che Le Mans l’ha vinta ma mai con la Toyota, spesso ripete un motto, che in questo caso calza a pennello: “Purtroppo a Le Mans tu non puoi vincere: è la gara che sceglie chi vincerà”.
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