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Valentino Rossi: "Se nel 2015 Marquez non si fosse comportato male, avrei potuto lottare per il titolo.Sogno la Le Mans"

Eurosport
DaEurosport

Aggiornato 17/06/2022 alle 11:36 GMT+2

Valentino Rossi in una lunga intervista rilasciata a L'Equipe ripercorre alcune delle tappe più importanti della sua carriera motociclistica, parla dell'essere padre e della decisione sofferta di lasciare il mondo delle due ruote, e poi ancora di progetti futuri e delle grandi sfide del passato.

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La paternità, il ritiro dalla MotoGP, nuovi progetti, vecchi ricordi, gli avversari di una vita: c'è davvero di tutto in questa bella intervista che Valentino Rossi ha rilasciato a L'Equipe in occasione della cerimonia per il ritiro del 46 al Mugello e pubblicata solo oggi.
"La mia vita è molto migliore di quella che immaginavo. Onestamente, temevo il ritiro. Ero triste quando ho preso la decisione, preoccupato durante le gare che sono seguite. Temevo la fine, temevo il mio ultimo Gran Premio. Non avevo idea che sarebbe stata una festa. Ho davvero smesso nel miglior modo possibile".

Una vita in MotoGP

"La MotoGP è stata la mia vita, la mia missione. Correre con le auto è diverso. Nemmeno la percezione del pericolo è la stessa. Cambiano molte cose. Mi piace sempre allenarmi con i piloti dell'Academy. Che sia al ranch, in motocross o sul circuito di Misano con la mia Yamaha R1, mi diverto sempre. E mi alleno come prima".
Ho un programma, dei progetti. Voglio fare la 24 Ore di Le Mans. Nel 2006 sono stato a un passo dalla Formula 1, ma non ero pronto a rinunciare alla moto.

Quella volta nel 2015

"Se nel 2015 Marquez non si fosse comportato male, avrei potuto lottare per il titolo fino all'ultima gara con Lorenzo. Avevo 36 anni allora. Dal 2016, è diventato più complicato. Ma sentivo di poter ancora vincere".

L'avversario più "divertente"

"Se devo scegliere un solo avversario con cui mi sono divertito, dico Lorenzo. Durante la prima parte della carriera mi piaceva combattere con Biaggi. Non l'ho sempre battuto in gara, ma in campionato sono sempre finito davanti a lui. Con Lorenzo è stato diverso. Lui batteva me, io battevo lui. Ho lasciato la Yamaha per colpa sua, sono tornato e lui era ancora lì. Ci siamo piaciuti, ci siamo arrabbiati, abbiamo fatto pace... Siamo stati una coppia di amanti piuttosto focosi. Negli anni '90 c'era qualcosa di più romantico nelle corse".
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