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Fernando Alonso ce l'ha fatta! Sua la 24 Ore di Le Mans con la Toyota

DaOAsport

Aggiornato 17/06/2018 alle 16:30 GMT+2

Lo spagnolo, in squadra con Kazuki Nakajima e Sébastien Buemi, si impone alla 24 Ore di Le Mans con la Toyota TS050 Hybrid.

Fernando Alonso Toyota

Credit Foto Getty Images

Fernando Alonso si è preso la Le Mans! L’asturiano si era presantato con il chiaro obiettivo di vincerla e ci è riuscito. La lotta a due tra le Toyota del team Gazoo Racing è stata vinta dalla numero 8, guidata dallo spagnolo, dallo svizzero Sébastien Buemi e dal giapponese Kazuki Nakajima. Si è rotta, quindi, la maledizione della Toyota, che ha finalmente raggiunto quella tanto agognata vittoria. Non poteva essere altrimenti, vista l’assenza di rivali che ha reso la corsa una lotta a due con la numero 7, guidata dal giapponese Kamui Kobayashi, dall’argentino José María López e dall’americano Mike Conway, alla fine seconda al traguardo. Il distacco inflitto dalle due TS050 Hybrid alla terza classificata è stato abissale: la Rebellion Racing #3 guidata da Thomas Laurent, Mathias Beche e Gustavo Menezes è giunta con ben 12 giri di ritardo.

Tipla Corona: Alonso ce la può fare

L’obiettivo della Tripla Corona prende sempre più corpo, per l’ex ferrarista, a cui manca solo tassello, la 500 Miglia di Indianapolis per completare l’opera. Lo scetticismo, specie da parte degli “specialisti” non mancava, ma lo spagnolo ha zittito tutti perché non è stato un semplice comprimario, ma ha recitato il ruolo di protagonista. Sin dal suo primo stint, Conway si era preso la testa della gara su Buemi, ma ci ha pensato Alonso a portare al comando la #8 prima di sera, rimontando e superando López. Il capolavoro, però, Fernando l’ha fatto di notte. Buemi si è visto infliggere un minuto di penalità per eccesso di velocità in slow zone, lasciando il testimone ad Alonso con due minuti di ritardo. L’oscurità non ha spaventato lo spagnolo, che ha spinto al massimo ed ha ripreso l’altra Toyota. Poi è toccato a Nakajima finire l’opera, proprio all’alba, nonostante la reazione di Kobayashi.

Solita maledizione per la Toyota, ma questa volta la vittorie è arrivata

Le posizioni non sono quindi cambiate fino al traguardo, ma il dramma non è mancato in casa Toyota, come vuole la “tradizione” recente a Le Mans. In partenza Buemi è stato tamponato dalla Rebellion #1, senza conseguenze, ma le difficoltà sono arrivate al mattino. Prima López si è girato, nel tentativo di ricucire lo strappo su Alonso, poi, a un’ora e mezza dalla fine, la #7 si è piantata di colpo. Si è trattato solo di uno spavento: Kobayashi ha saltato il pit stop e si è visto costretto a rallentare per risparmiare carburante e riuscire a raggiungere i box. Il distacco tra le due TS050 è diventato quindi troppo grande da colmare (due giri), rendendo la fine della corsa una vera e propria parata. Stavolta non c’è stato nessun colpo di scena. Festa totale per la Toyota: primo e secondo posto con i due piloti giapponesi al volante.
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Alonso: "Essere in testa è un privilegio, mi rende un pilota completo e migliore"

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