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Robert Kubica correrà in Ferrari: "Era il mio obiettivo, ora voglio vincere a Le Mans"

Daniele Fantini

Pubblicato 19/01/2024 alle 08:52 GMT+1

WEC - Robert Kubica affronterà la stagione 2024 del campionato endurance al volante della 499 P del team AF Corse, concretizzando così il sogno di una vita: poter correre con una vettura della scuderia di Maranello. Il grande obiettivo? Trionfare a Le Mans, un traguardo soltanto sfiorato in passato per due volte nella categoria LMP2.

Robert Kubica durante la 6 Ore di Monza

Credit Foto Getty Images

Dopo aver sfiorato l'approdo in Ferrari in F1, fermato soltanto dal terribile incidente sofferto nel Rally di Andora, Robert Kubica potrà finalmente coronare il sogno di una carriera intera sedendosi al volante della 499 P del team AF Corse nel WEC 2024, proposto interamente LIVE su Eurosport e discovery+. Il grande obiettivo? Trionfare con una vettura della scuderia del Cavallino a Le Mans, la gara più prestigiosa del mondo endurance, già corsa in più occasioni ma mai conclusa sul gradino più alto del podio.
Il pilota polacco, classe 1984, ha trascorso 6 stagioni in F1 prima della lunghissima serie di operazioni al braccio (ben 17 interventi chirurgici) che ne hanno evitato l'amputazione. È poi tornato a correre nel circus nel 2020 al volante della Williams, ma la scarsa competitività della vettura gli ha permesso di raccogliere un solo punto (decimo posto nel GP di Germania). Nel triennio successivo è stato poi test driver con l'Alfa Romeo, scendendo in pista soltanto in un paio di occasioni nel 2021 senza però raccogliere risultati rilevanti. Ora, alla vigilia della sua nuova avventura con la Ferrari nel WEC, ha raccontato obiettivi, sogni e speranze in una lunga chiacchierata alla Gazzetta dello Sport.
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Robert Kubica durante la presentazione come nuovo pilota della AF Corse

Credit Foto Getty Images

Al volante di una Ferrari: realizzato il sogno di una vita

«Guidare una Ferrari rappresenta qualcosa di diverso rispetto a correre con altri marchi. In passato avevo cercato la Ferrari molte volte. Da pilota di F1 avevo due obiettivi: vincere il Mondiale e salire sulla Rossa. Non è accaduto e confesso che è rimasta una ferita aperta. Adesso questa opportunità è una grande sfida».
«Non sono d'accordo che in F1 il pilota non faccia la differenza. Anche cinque centesimi di secondo possono essere tanto. Oggi il livello si è alzato. C'è chi pensa che nelle gare Endurance basti essere accorti e arrivare in fondo per salire sul podio, ma non è così. Sono diventate gare sprint in cui si spinge dall'inizio alla fine, calcolando i rischi. La 24 Ore di Le Mans equivale a 14-15 GP di fila. Una sfida enorme e affascinante per piloti, team e meccanici. A me ha fatto riscoprire emozioni che non provavo da tempo».

L'obiettivo stagionale? Vincere a Le Mans, non basta il podio

«Ho scelto AF Corse convinto di poter puntare in alto a Le Mans, perché lottare per il campionato è difficile, dovendo affrontare prima qualche gara di rodaggio. Andrò alla 24 Ore per giocarmela. Sono già arrivato due volte secondo in LMP2, perdendo la vittoria nel 2021 per un guasto alla vettura nell'ultimo giro, quindi ho qualche conto in sospeso con Le Mans. Il podio sarebbe un grande risultato per il team, anche se quando arrivi lì conta il primo gradino».
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Robert Kubica in occasione dell'annuncio come nuovo pilota del team AF Corse

Credit Foto Getty Images

Il ritorno in F1 e l'occasione mancata con l'Alfa Romeo

«Quando ho guidato l'Alfa Romeo nelle prove libere di Abu Dhabi 2022, non pensavo che sarebbe stata l'ultima volta. Ma la Orlen non ha trovato l'accordo con Sauber per proseguire. Volevo restare in F1 per guidare, anche solo nei test, non per fare la mascotte nel paddock. Perciò sono felice dove sono ora. A 39 anni, il motore che mi spinge è la passione per questo sport, c'è il rischio che vada avanti ancora parecchi anni. Le limitazioni fisiche che ho avuto dopo l'incidente, e che avrò per tutta la vita, rendevano complicato tornare a correre su una F1. La gente era prevenuta. Ma non mi sono arreso. Nel 2020, quando ho guidato l'Alfa nei test di Barcellona, ho avuto la conferma che con una vettura migliore sarei potuto restare in F1 da titolare per molte stagioni».
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