Sebastien Ogier domina la prima giornata, 2° Meeke

Prima giornata del Rally di Galles dominata da Sebastien Ogier. Il francese ha dimostrato ancora una volta di essere il più forte della categoria, conquistando cinque delle sei speciali in programma in questo day-one del rally britannico, ultima tappa del mondiale WRC 2015.

Il campione del mondo, nonostante il titolo in tasca ormai da qualche gara, ha sbaragliato la concorrenza chiudendo con 13,5 secondi di vantaggio su Kris Meeke. Buona la prova del padrone di casa, unico a tenere il ritmo indiavolato del cannibale di casa Volkswagen. Per il pilota della DS3 anche l'onore di aver vinto l'unica speciale non vinta da Ogier. Per Volkswagen una doppietta sul podio, con il terzo posto attuale di Andreas Mikkelsen. Il norvegese è volato nella notte in Germania per alcuni esami medici d'urgenza, per poi tornare in Galles giusto il tempo per l'inizio del weekend. Non si sa nulla sulle sue condizioni fisiche, però dai tempi in strada sembra non stia affatto male.

Per la casa di Wolfsburg poteva essere doppietta in testa, se non per il clamoroso ritiro di Jari-Matti Latvala dopo 600 metri della PS2. Nella speciale d'apertura il finlandese era appaiato ad Ogier in testa, ma poco dopo si è auto eliminato, chiudendo il suo mondiale. A meno di clamorosi epiloghi, Jari-Matti comunque conquisterà il titolo di vice campione mondiale, distanziato comunque una vita dall'inarrivabile Ogier.

L'unico titolo veramente in ballo in questo ultimo weekend stagionale è quello di vice campione del mondo costruttori. DS e Hyundai sono staccate di soli 4 punti a favore della squadra francese. Da quest'inizio di weekend DS si conferma ultra favorita, col secondo posto di Meeke e il quarto di Ostberg. La prima i20 in classifica è quella di Sordo quinto, mentre Paddon è settimo preceduto dalla prima Ford di Tanak. Ritiro invece per Thierry Neuville.

Domani ben 9 speciali da percorrere. L'impressione è che possa essere l'ennesimo monologo di Sebastien Ogier. Il cannibale ha già stravinto, ma non è mai sazio di primeggiare.