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E' ufficiale: Linda McMahon, la moglie del proprietario della WWE, si dimette dalla carica di amministratore delegato e si candida per le prossime elezioni del senato americano

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Dopo le molte voci che avevamo già riportato alcune settimane fa , mancava solo l'annuncio ufficiale: ora c'è anche quello. Linda McMahon, moglie di Vince McMahon proprietario e mente creativa della WWE, la più importante federazione mondiale di wrestling professionistico, nonché amministratore delegato della compagnia, ha deciso di mettere da parte l'attività al fianco del ricco marito e dei due figli Shane e Stephanie e di concorrere per un seggio al Senato americano.
Le elezioni si terranno l'anno prossimo, il 2 novembre. Ma la McMahon si è immediatamente dimessa dalla carica che ricopriva da oltre 12 anni: il suo incarico è stato assunto dal marito Vince. Una scelta ambiziosa e impegnativa per Linda, 60 anni (a sinistra nella foto accanto alla figlia Stephanie e al marito, il wrestler Triple H), che dopo una laurea nella prestigiosa università della East Carolina oltre a numerosi master in gestione d'azienda, è entrata ufficialmente nella compagnia fin dal primo coinvolgimento di Vince. Tuttavia da una decina di anni è considerata una delle menti organizzative ed economiche di un gruppo editoriale e televisivo colossale che conta oltre 600 dipendenti e che solo lo scorso ha fatturato mezzo miliardo di dollari.
L'idea di un impegno politico era già stato accarezzato in passato dallo stesso Vince, acceso sostenitore del partito repubblicano, ma le sue velleità erano state messe da parte per consentire alla compagnia di avere sempre la sua guida concentrata sulla produzione e sull'attività artistica in un momento di crisi internazionale molto problematico. Dunque l'attività politica toccherà a Linda ma il suo compito sarà difficilissimo: il seggio del Connecticut cui la McMahon punta, è da anni saldamente in mano ai democratici e l'attuale senatore, Chris Dodd per quanto sia stato molto criticato negli ultimi anni, resta politicamente un personaggio di grande esperienza: eletto nel 1980 è al suo quinto mandato consecutivo. Ma il suo ultimo incarico è stato molto contestato, e Dodd, che in passato è stato anche presidente del comitato nazionale del partito democratico americano, sta vivendo un momento personalmente molto difficile dopo la diagnosi di un cancro alla prostata per il quale è in terapia da diversi mesi.
Tuttavia, prima di pensare alla sfida contro il candidato del partito avversario, Linda dovrà superare le primarie dei repubblicani contro tre avversari piuttosto quotati: Rob Simmons, che da tempo ha ufficializzato la sua candidatura, l'ex ambasciatore Tom Foley e il senatore del Connecticut Sam Caligiuri. Alla compagnia già numerosa potrebbe unirsi anche Peter Schiff, economista molto popolare per le sue attività editoriali noto anche per avere appoggiato la candidatura presidenziale del texano Ron Paul.
Nelle prossime settimane le candidature repubblicane verranno vagliate dall'elettorato e discusse con una serie di incontri pubblici: poi si procederà alle primarie. E lì si capirà se Linda avrà davvero la possibiltà di concorrere per un seggio a Capital City.
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