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Alex Schwazer, niente da fare: le controanalisi confermano il doping. La IAAF sospende il marciatore

Stefano Dolci

Aggiornato 08/07/2016 alle 17:24 GMT+2

Le analisi sul campione B inchiodano definitivamente il marciatore azzurro che, a questo punto, non riuscirà a partecipare all'Olimpiade di Rio de Janeiro.

Alex Schwazer, LaPresse

Credit Foto LaPresse

Il sogno olimpico di Alex Schwazer, salvo clamorosi colpi di scena, finisce qui. La IAAF, federazione internazionale Atletica Leggera, ha sospeso con effetto immediato il marciatore altoatesino. Lo si apprende da ambienti dell'atletica leggera mondiale e la notizia è stata confermata anche dall’agenzia Ansa.
Il 31enne marciatore di Vipiteno era risultato positivo ad un controllo antidoping effettuato a gennaio e reso noto solamente nelle scorse settimane, dopo che l’ex oro olimpico di Pechino 2008 aveva ottenuto il tempo di qualificazione per prendere parte alla marcia 50 km alle Olimpiadi di Rio de Janeiro.
Secondo quanto si apprende dall’agenzia, le analisi del campione 'B' hanno confermato i risultati del campione 'A'. Schwazer era tornato a gareggiare a maggio, dopo aver scontato tre anni e mezzo di squalifica.

Cosa attendersi ora?

Sulla carta il caso è chiuso e i margini di manovra sono pressoché nulla visto anche che al via delle olimpiadi mancano poco più di tre settimane. Per i legali di Schwazer però la partita non è affatto finita. La difesa di Alex, infatti, è al lavoro per chiedere una sospensiva d'urgenza del procedimento. Il punto, secondo il legale Brandstatter, resta il fatto che la positività al testosterone, rilevata nel campione di urine prelevato al marciatore altoatesino il 1 gennaio, è stata testata e comunicata all'interessato in netto ritardo. Se i risultati delle analisi erano disponibili a partire dal 13 maggio, al diretto interessato e al suo entourage i risultati delle analisi sono stati comunicati solamente il 21 giugno, cinque settimane dopo. "I tecnici, i professori e i consulenti che hanno esaminato i profili ematici di Schwazer - spiega Brandstatter alla Gazzetta dello Sport - confermano che non c'è doping. C'è solo un episodio singolo, dunque assolutamente sospetto, quindi viene da dedurre che ci sia stato un intervento esterno. Siamo molto molto convinti che ci sia qualcosa di poco trasparente". La corsa contro il tempo è appena iniziata…

Donati: "Alex vittima di un vile agguato"

Tra i primi a commentare la notizia della sospensione di Alex Schwazer da parte della IAAF è stato Sandro Donati, l'allenatore del marciatore azzurro che resta sempre più convinto dell'innocenza del suo assistito...
Non avevamo il minimo dubbio della conferma delle prime analisi perché crediamo nel laboratorio di Colonia ma questo non conta nulla perché si tratta di una positività costruita a tavolino in maniera ributtante. Alex Schwazer è un'atleta pulito vittima di un vile agguato
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