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Atletica, Iapichino: “Tokyo è un'eventualità. Roma 2024 un'emozione"

DaOAsport

Aggiornato 16/11/2020 alle 15:45 GMT+1

ATLETICA - La giovane classe 2002 non ha ancora la misura necessaria per arrivare a Tokyo 2021, e per ora ripone il sogno nel cassetto. Il suo focus rimane su Mondiali ed Europei U20, con lo sguardo che si allunga fino agli Europei 2024 di Roma.

Larissa Iapichino ai campionati italiani 2020

Credit Foto Getty Images

Nonostante il 2020 sia stata una stagione molto particolare, Larissa Iapichino è stata capace di ottenere risultati straordinari come il 6.80 a Savona. La giovane azzurra non è ancora sicura che prenderà parte alle Olimpiadi di Tokyo 2021 poichè il minimo è fissato 2 centimetri oltre il suo record personale, ma per la figlia di Fiona May e Gianni Iapichino questo non sembra essere un problema.
Le Olimpiadi di Tokyo le metto ancora nella categoria dell’eventuale .Sicuramente vorrei tornare agli Europei under 20, che saranno a Tallinn nel mese di luglio, per provare a confermarmi dopo due anni. E mi piacerebbe partecipare anche ai Mondiali under 20 di Nairobi, perché a livello giovanile non ho mai gareggiato in una rassegna mondiale. Sono due impegni che possono servirmi per rompere il ghiaccio ancora meglio. Ai Giochi olimpici chi non vorrebbe andarci? Ma al momento non ho né il ‘minimo’ né la certezza della posizione nel ranking, quindi si vedrà”.
Larissa Iapichino si è detta già emozionata per quel che sarà nel 2024 con gli Europei che si svolgeranno a Roma: “Sono già emozionata martedì appena finito l’allenamento ho aperto i social e sui profili della Federazione ho letto la notizia. Sono stata felicissima. Nel 2024 mi aspetto di essere un’atleta più consapevole, più esperta, e più capace di immergermi nell’atletica che conta. L’abbiamo accolta tutti con moltissimo entusiasmo, è vero. È un’occasione unica che probabilmente non si ripeterà”.
L’azzurra è a lavoro per continuare la sua incredibile crescita: “Tecnica e forza, questi i due aspetti che stiamo curando di più in questa fase – racconta la saltatrice 18enne cresciuta nell’Atletica Firenze Marathon – il mio allenatore si è meravigliato di come sia riuscita ad acquisire rapidamente una stabilità tecnica, quasi senza pensarci troppo. E devo dire che anch’io ne sono rimasta sorpresa. Per di più averlo fatto in una stagione monca, certamente non tutta rose e fiori, e mentalmente non semplice, può dare buone speranze per il futuro“.
salvatore.serio@oasport.it
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Larissa Iapichino va di fretta: un 6.80 quasi da record per l'età, con vista sui Giochi di Tokyo

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