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Non solo Jacobs-Tamberi: da Ceccarelli a Weir e Iapichino, i volti "nuovi" dell'Italia verso le Olimpiadi di Parigi 2024

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Pubblicato 06/03/2023 alle 15:21 GMT+1

EUROPEI INDOOR - L'Italia è stata brillante protagonista alla rassegna continentale di Istanbul, dove ha racimolato sei medaglie ma anche tanti piazzamenti e prestazioni più che convincenti. Risultati che fanno sorridere, anche in virtù dell'età di molti atleti in questione, in vista dei prossimi grandi eventi: i Mondiali di Budapest, gli Europei di Roma, le Olimpiadi di Parigi.

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Gli Europei indoor di atletica andati in scena a Istanbul si sono chiusi con una convinzione: l'Italia ha tante frecce al suo arco sia in campo maschile che in quello femminile e i presupposti per crescere ulteriormente e togliersi soddisfazioni nel futuro prossimo sono più che concrete. La spedizione azzurra ha chiuso il medagliere al quarto posto, con due ori (Samuele Ceccarelli nei 60 metri e Zane Weir nel lancio del peso) e quattro argenti (Marcell Jacobs nei 60 metri, Larissa Iapichino nel lungo, Dariya Derkach nel triplo e la 4x400 metri femminile). Inoltre, è arrivata la vittoria nella classifica a punti e non era mai successo.
Una prestazione di squadra molto solida, come sottolineato anche dal direttore tecnico della Nazionale Antonio La Torre ai microfoni della RAI: "L’Italia non superava gli 80 punti dal 1992. Io parlo sempre di squadra e dico che ci sono due ori, due migliori prestazioni europee, record nazionali, tanti piazzamenti e una squadra giovanissima come media. E 24 azzurri su 49 sono andati in finale. Molti primati stagionali, molti noni posti: siamo arrivati a 20 finalisti. Guardiamo dopo questa spedizione, passo dopo passo, con più tranquillità e con i piedi per terra, con ritrovata consapevolezza. Il clima nella squadra è cambiato".
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Un giustificato entusiasmo che ha le sue radici nelle indimenticabili Olimpiadi di Tokyo e che porta l'intero movimento a focalizzarsi con ambizione sui grandi eventi in arrivo: i Mondiali di Budapest (19-27 agosto), gli Europei di Roma (7-12 giugno 2024) e le Olimpiadi di Parigi (1°-11 agosto 2024). Se i punti di riferimento potrebbero e dovrebbero essere ancora Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi, senza dimenticare lo status raggiunto da Yeman Crippa nel mezzofondo e il "porto sicuro" che per noi è da sempre il mondo della marcia, alle loro spalle crescono le quotazioni di diversi atleti.

Larissa Iapichino

La classe 2002 sembrava dover spiccare il volo già nel 2021, quando a febbraio eguaglia il record indoor di mamma Fiona May saltando 6,91 m (nuovo primato mondiale under 20). Il beffardo infortunio al legamento del piede di stacco la priva delle Olimpiadi di Tokyo e per un anno fatica a tornare ai suoi livelli. L'argento di Istanbul profuma di rinascita e la riporta nel gotha della disciplina. Il 6.97 m realizzato vale il nuovo record nazionale ed è una misura che negli ultimi grandi eventi è sempre valsa una medaglia. Il muro dei 7 metri è a un passo, il potenziale ancora da scoprire. Si può sognare in grandissimo.

Zane Weir

Nato e cresciuto in Sudafrica, il 27enne di Amanzimtoti gareggia nel lancio del peso in nome del nonno Mario e rappresenta l'Italia dal 2021, dopo essersi trasferito nel 2019. Zane ha già dimostrato di non patire il peso dei grandi eventi, visto che alle Olimpiadi di Tokyo ha chiuso con un incredibile quinto posto con 21,41 m, misura migliorata fino al nuovo personale di 21,99 m del marzo 2022 (solo Alessandro Andrei ha fatto meglio in Italia). Il 2022 è un anno da dimenticare, visto che l'infortunio al pollice gli costa Mondiali ed Europei all'aperto, ma ora il colosso allenato da Paolo Dal Soglio è tornato in grande stile e a Istanbul ha piazzato un 22,06 m che nessun nostro portacolori aveva mai raggiunto indoor.
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Zane Weir esulta: è oro agli Europei indoor

Credit Foto Getty Images

Samuele Ceccarelli

Battere Marcell Jacobs due volte nell'arco di due settimana può cambiarti la carriera. Il 23enne di Massa è entrato in un'altra dimensione, issandosi dal 6''54 dei Campionati italiani al nuovo personale di 6''47 (in semifinale) nei 60 metri. Il terzo miglior tempo al mondo nonchè il primo europeo nel 2023. E dire che fino a due mesi non era mai andato oltre il 6''72. Una storia incredibile quella dello studente di Giurisprudenza arrivato all'atletica appena a 16 anni e che nel 2022 era stato fermato da troppi infortuni. Il suo futuro nei gradi eventi resta una grossa incognita, visto che nei 100 metri ha un personale di 10''45, ma chissà che la fiducia dei grandi risultati ottenuti non lo portino a fare passi da gigante anche nella distanza degli uomini-jet outdoor.

Dariya Derkach

Nata in Ucraina nel 1993 e figlia di ex atleti, la triplista e lunghista azzurra vive in Italia dal 2002 (ma ha ottenuto la cittadinanza solo nel 2013) e agli Europei di Istanbul ha trovato la giornata più importante della sua carriera: argento con la misura di 14,20 m, a soli 11 centimetri dall'oro della turca Tuğba Danışmaz e davanti alla quotata portoghese Patrícia Mamona. Il primo podio a livello senior dopo tanti risultati di rilievo da junior, arrivato nel pieno della maturità agonistica ma non per questo troppo tardi per poter mantenere questo livello nelle prossime stagioni.
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Daria Derkach, argento agli europei indoor di Istanbul 2023

Credit Foto Getty Images

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