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Gianmarco Tamberi, Giulio Ciotti è il nuovo allenatore: "Con mio padre rapporto sempre difficile"

DaOAsport

Pubblicato 01/03/2023 alle 22:30 GMT+1

ATLETICA - Il campione olimpico annuncia l'accordo con l’ex altista Giulio Ciotti: "Ci siamo trovati subito in sintonia sulla parte tecnica negli allenamenti svolti insieme negli ultimi mesi, per le affinità che ha con il mio modo di saltare. Con mio papà Marco ci sono sempre state difficoltà nel rapporto, che negli ultimi anni si sono amplificate".

Gianmarco Tamberi durante la tappa di Diamond League a Losanna (2022)

Credit Foto Getty Images

Cambiamento in vista per la nuova stagione per Gianmarco Tamberi: il campione olimpico in carica nel salto in alto avrà al suo fianco un nuovo allenatore, con l'ex altista Giulio Ciotti (classe 1976) che sostituirà il padre di ‘Gimbo’, Marco Tamberi. Un cambiamento inevitabile vista l’incrinatura del rapporto tra i due, ma con un chiaro obiettivo: migliorare da un punto di vista atletico e professionale, con l’ausilio di un allenatore “tecnico” come Ciotti. “Ci siamo trovati subito in sintonia sulla parte tecnica negli allenamenti svolti insieme negli ultimi mesi, per le affinità che ha con il mio modo di saltare, improntato alla velocità - ha esordito Tamberi, nelle dichiarazioni riportate sul sito federale - ed era importante trovare qualcuno che potesse condividere questo percorso. Da tecnico si è sempre informato negli anni scorsi, interfacciandosi con mio papà Marco, che mi allenava, e con me. L’obiettivo è di perfezionare il mio salto, senza rivoluzionarlo, per renderlo il migliore possibile. Mi serve qualcuno che mi aiuti ad analizzarlo durante l’allenamento e in gara“.

"Con mio papà Marco rapporto sempre difficile"

Nessun dubbio, invece, per le altre figuri appartenenti al team che continueranno a seguire l’azzurro: “Il resto del mio team è confermato con Michele Palloni nel ruolo di preparatore atletico. Ho avuto più incontri anche con Stefano Giardi, con cui mi sono trovato benissimo, ma allena già un’atleta top come Elena Vallortigara. Con mio papà Marco ci sono sempre state difficoltà nel rapporto, che negli ultimi anni si sono amplificate: fino alle Olimpiadi di Tokyo abbiamo cercato entrambi di abbassare la testa in alcune situazioni, poi avevamo pensato di metterci un punto. Ero stato io a voler andare avanti un altro anno, ma anche con l’oro olimpico al collo ci siamo resi conto che il nostro rapporto non riusciva a essere normale. La figura di mio padre come allenatore doveva essere sostituita da qualcuno, Ciotti verrà ad Ancona quando salterò e ogni volta che sarà necessario“.

"Quando vedo la maglia azzurra sento il fuoco dentro di me"

Si prospetta dunque un anno di cambiamenti per Tamberi, che non sarà come noto al via degli Europei Indoor di Istanbul: “Quando vedo la maglia azzurra sento sempre il fuoco dentro di me, però in un anno di cambiamenti questa era la scelta migliore. Mi dispiace non essere lì come capitano, ma c’è una bella squadra italiana, giustamente numerosa per dare a tanti la possibilità di esprimersi: Elena Vallortigara può giocarsi le sue carte, Stefano Sottile ha potenzialità enormi e sarà un grande stimolo per me“.
La forma fisica dell’azzurro è comunque sotto controllo, nonostante un iniziale spavento post Zurigo dello scorso anno; gli obiettivi per questa stagione sono chiari: “Dopo l’ultima gara dell’anno scorso ho avuto un periodo abbastanza complicato: nella finale di Diamond League a Zurigo sono scivolato provando i 2.36 e ho avuto un problema al ginocchio. Fino a dicembre c’era anche l’ipotesi di un’operazione, ma siamo riusciti a risolverlo con il team sanitario. Adesso sto decisamente meglio, ho portato avanti una buona preparazione dal punto di vista fisico, non ho ancora scaricato ma i parametri sono molto positivi. La stagione inizierà presumibilmente a fine maggio per poi culminare nei Mondiali di agosto a Budapest, dove andrò in caccia dell’unico titolo che mi manca. Se dovessi scegliere tra Mondiali e Olimpiadi non avrei neanche un attimo di esitazione, e quindi punto ai Giochi di Parigi 2024. Nello stesso anno ci saranno anche gli Europei a Roma: non ho mai gareggiato con la maglia dell’Italia in casa, penso che sarà qualcosa da urlo. Voglio godermi questi due anni pieni di possibilità e concentrarmi al massimo su queste tre tappe fondamentali“.
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