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Grande presenza azzurra

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DaEurosport

Pubblicato 27/08/2009 alle 08:25 GMT+2

Dopo il deludente bilancio dei Mondiali di atletica, grande presenza azzurra nella corsa in montagna in preparazione ai Mondiali di Campodolcino

Finiti i mondiali di atletica di Berlino, è sconsolante il bilancio dell'atletica italiana. Zero medaglie (qualcuno direbbe "zero tituli"), un paio di medaglie di legno, ovvero quarti posti, tra marcia e salto in alto femminile, alcuni piazzamenti abbastanza anonimi e soprattutto un'Italia che corre, dal mezzofondo su pista alla maratona su strada, inesistente. Che tristezza guardare la maratona, in fondo con i 100 metri la gara regina di qualsiasi appuntamento mondiale e olimpico, senza un italiano in gara con 2 cronisti d'eccezione: Orlando Pizzolato e Stefano Baldini, ovvero i vincitori di 2 maratone di New York, di un oro olimpico, 2 bronzi mondiali e 2 ori europei.
Come commentatori non ci avrebbe battuto nessuno, sulla strada invece musica diversa, suonata dal keniano Abel Kirui. Così come in pista sui 5000 e 10000 metri, dove l'asso etiope Kenesisa Bekele ha dominato entrambe le distanze, come alle olimpiadi di Pechino, che fino a qualche anno fa avevano come protagonisti Alberto Cova, Salvatore Antibo, Francesco Panetta. L'Italia che corre ha insegnato a tutti a vincere ed è uscita di scena. Pensare ai numeri delle corse su strade, al successo delle maratone in qualsiasi angolo della penisola, al running che è diventato moda e sport di tendenza e poi scoprire che quando si va a un mondiale dove l'atletica rappresenta veramente lo sport praticato in ogni angolo del pianeta, dalle isolette caraibiche agli altopiani himalayani, dall'Africa all'Oceania, semplicemente contiamo come il 2 di picche.
A fare da contraltare a questo stato delle cose, c'è una specialità della corsa in cui l'Italia la fa da padrona ed è leader del movimento mondiale: la corsa in montagna.
Storia, cultura, talento, organizzazione ed ora anche un po' di moda sono alla base di un successo nei risultati sportivi ed in quelli organizzativi. Per corsa in montagna intendo tutto ciò che corre in montagna, cioè: corsa in montagna, skyrunning, trail running, km verticale, ultra trail, gare di sola salita e di salita e discesa. Ogni domenica, da maggio alla fine di ottobre c'è solo da scegliere dove correre e su che distanza.
Questa domenica si sono corsi tra gli altri, 2 appuntamenti "istituzionali", cioè la sesta prova di campionato italiano di skyrunning, la Tre Rifugi tra le valli Pesio ed Ellero in provincia di Cuneo e la terza e decisiva prova di campionato italiano di corsa in montagna a Domodossola, che ha assegnato i titoli italiani e rifinito la selezione degli azzurri che saranno impegnati il 6 settembre nei campionati mondiali di Campodolcino , un'edizione importante perché per la prima volta è un evento ufficialmente riconosciuto dalla Iaaf, la federazione dell'atletica mondiale.
L'Italia del CT Raimondo Balicco, da sempre nazione leader del movimento mondiale, 22 vittorie su 23 edizioni, sarà capitanata da Marco De Gasperi (nella foto di Piergiorgio Chiampo), il più grande di sempre forse, 6 volte campione mondiale individuale, un atleta che non sbaglia mai le prestazioni che contano con la maglia azzurra, come dimostra l'ultimo argento ai campionati europei di Telfes, con dei formidabili scudieri come i gemelli della Val Varaita Bernard e Martin Dematteis, quest'ultimo fresco vincitore del titolo italiano proprio nell'ultimo atto di Domodossola, Valentina Belotti argento agli europei e campionessa italiana per il 2009, Xavier Chevrier, lo juniores anche lui argento agli europei e vincitore delle tre prove di campionato italiano.
Mai come questa volta la nazionale italiana dovrà difendersi da nazioni che puntano fortemente alla corsa in montagna come Eritrea e Turchia e quelle africane come Kenia, Etiopia, Marocco e il Ruanda di Jean Baptiste Simukeka, che ha vinto le due prove di campionato italiano a cui ha partecipato, per portare al titolo assoluto la sua squadra di club, la toscana Orecchiella Garfagnana. Squadre africane che cercano l'assalto all'ultima fortezza europea, dopo che negli ultimi anni hanno preso il comando delle corse su strada, pista e cross.
E venerdì da Chamonix parte la grande corsa attorno al Monte Bianco, l'Ultra Trail Mont Blanc. Più di 5000 trailers, o corridori di lunga distanza si cimenteranno sui sentieri che circondano il massiccio del Monte Bianco. 166 km e 9400 metri di dislivello, passando per Courmayeur, sede di partenza e arrivo di altre due corse del weekend, la Courmayeur-Champex-Chamonix ed il Trail Sur les Traces des Ducs de Savoie. Tanti italiani al via dell'UTMB, con in testa Marco Olmo, vincitore nel 2006 e nel 2007, a contendere la vittoria al formidabile vincitore del 2008, lo spagnolo Kilian Jornet Burgada, campione di skyrunning e di scialpinismo.
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