L'Alta Corte evita a Oscar Pistorius la pena più grave: non 15, ma 6 anni di carcere per omicidio

A tre anni e mezzo dall’uccisione della fidanzata Reeva Steenkamp, è giunto il momento della verità per Oscar Pistorius. L’ex atleta paralimpico, si è presentato di fronte all’Alta Corte di Pretoria con una richiesta di 15 anni di carcere. Ma, tra lo stupore dell’opinione pubblica, il giudice Masipa si è espresso diversamente. Sostenendo, per svariate ragioni, il bisogno di una pena che fosse diversa da quella minima. E, dunque, Pistorius è stato condannato a sei anni di carcere contro i 15 richiesti.

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Secondo il giudice, il fatto che l’atleta abbia posto le proprie scuse alla famiglia della ragazza scomparsa è indice di pentimento e si tratterebbe di un fattore non trascurabile. Così come non considerare la disabilità di Pistorius avrebbe costituito, a suo dire, un’ingiustizia. Per questo, il giudice è convinto che una pena carceraria troppo lunga non lo avrebbe aiutato nel suo recupero sociale.

Masipa ha giudicato inconsistenti le ipotesi di contrasti tra Pistorius e Reeva Steenkamp, ritenendo anche che non vi fossero segnali di un diverbio nella notte dell’omicidio o di una relazione burrascosa. L’ex atleta ha accolto in lacrime la sentenza prima di essere portato in carcere dopo circa un anno di arresti domiciliari.