Mondiali 2023 - Iapichino, il bronzo iridato sfuma per soli 6 centimetri. Nella finale del lungo trionfa Vuleta con 7.14

La tensione di una finale mondiale, a soli 21 anni di età, si fa sentire eccome per Larissa Iapichino. L'Azzurra chiude infatti al 5° posto la finale del salto in lungo femminile con la misura di 6.82 (+0.8), pagando sicuramente la pressione fin dal 1° tentativo - nullo - e non trovando la continuità migliore neppure nei tre salti finali a causa di un'eccessiva confusione nella fase di rincorsa. All'ultimo salto, Iapichino tira però fuori il suo immenso orgoglio, piazzando così una misura comunque buona ma che, per soli sei centimetri, non le regala una medaglia iridata sulla pista del Centro nazionale di atletica leggera a Budapest 2023.

L'atteso duello con la serba Ivana Vuleta, medaglia d'oro con la misura di 7.14 (+1.2), miglior prestazione dell'anno e primato personale outdoor, ottenuta al quinto tentativo, è così rimandata. Iapichino dimostra comunque di poter gareggiare stabilmente con le migliori lunghiste del mondo, anche se ci sarà sicuramente un po' di rammarico per non aver centrato una medaglia che tanto desiderava. Sul podio ci vanno invece la giovane statunitense (classe 1999) Tara Davis-Woodhall, argento grazie al 6.91 (+0.5) siglato nel secondo tentativo, e la romena Alina Rotaru-Kottmann, superba all'ultimo tentativo con un 6.88 (+1.6) che le vale il bronzo in volata.

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Lacrime di delusione per Iapichino, mentre sono di immensa gioia quelle che scorrono sul viso di Vuleta. La serba si mette infatti al collo l'agognato oro iridato, conquistato a 33 anni e dopo una carriera da numero uno al mondo. Il 7.14 fatto registrare quest'oggi migliora di ben 4 centimetri (e dopo quasi sette anni) il suo precedente primato personale - 7.10 metri ottenuto nel settembre 2016 a Belgrado - e le regala il primo trionfo mondiale dopo i bronzi del 2013 e del 2015. A completare la classifica, nell'ordine, ci sono poi la spagnola Fatima Diame (6.82, nuovo primato personale), la burkinabé Marthe Koala (6.68) e l'altra iberica Tessy Ebosele (6.62). Si fermano infine dopo i primi tre tentatvi le finali di Maryse Luzolo (Germania, 6.58), Jasmine Moore (USA, 6.54), Ackelia Smith (Giamaica, 6.51), la quale gareggia però sub-iudice fino alla fine, e Leticia Oro Melo (Brasile, 6.12).

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